Educazione motoria, più ore. E più incognite

La circolare esplicativa del Ministero è del 9 settembre. Occorreranno poi docenti laureati con specifico titolo di studio come scienze motorie

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Se non è un terremoto, poco ci manca. Perché le nuove disposizioni interministeriali di carattere ordinamentale che riguardano la rimodulazione dell’orario scolastico per le classi quarte e

quinte delle scuole primarie, potrebbe creare non pochi disagi. Alle famiglie sicuramente, e ai dirigenti scolastici una sorta di gincana nei meandri della nuova organizzazione richiesta.

Il cambiamento – a livello nazionale e che quindi riguarda anche la Lucchesia – prevede l’introduzione, per le classi quinte da quest’anno e per l’anno scolastico 20232024 per le future quarte e quinte delle primarie, di due ore settimanali aggiuntive dedicate allo svolgimento dell’educazione motoria. A svolgerle, secondo quanto previsto dai richiami normativi, dovranno essere docenti laureati in possesso di specifico titolo di studio, come scienze motorie. Le due ore in più, vedranno coinvolte le scuole il cui orario ordinamentale è rispettivamente di 24, 27, fino a un massimo di 30 ore.

Così la circolare esplicativa del Ministero dell’istruzione datata 9 settembre scorso: con buona pace dei dirigenti scolastici che saranno costretti a rimodulare gli orari, reperire gli specialisti provvisti di titolo, mediando quanto loro imposto attraverso il confronto con le famiglie e gli enti locali, questi ultimi preposti, come sappiamo, all’erogazione per esempio del servizio trasporti. Insomma, una disposizione che deve essere affrontata ad anno scolastico iniziato, con le ataviche carenze strutturali delle scuole – comprese naturalmente quelle della Lucchesia – e con un ostacolo di non poco conto: organizzare le due ore di educazione motoria – tra l’altro importante perché non più relegata a materia ancillare rispetto alle altre – in spazi idonei.

Ma le palestre ci sono? Non sempre. "La nuova rimodulazione - dichiara al nostro giornale la dirigente dell’ufficio scolastico interprovinciale, Donatella Buonriposi - è capitata tra capo e collo e dunque dovrà essere gestita nel migliore dei modi; certo, la questione legata alle palestre esiste e dunque bisognerà adeguare gli spazi utilizzati fino ad oggi, magari andando a eliminare quei pericoli esistenti all’interno sia delle classi che degli atri; rimane valido l’utilizzo delle aree esterne, ma ritengo che l’introduzione delle ore di scienze motorie sia importante per la conoscenza del proprio corpo; con alcuni Comuni - prosegue Buonriposi - abbiamo istituito un progetto di educazione motoria che riguarda le scuole dell’infanzia, avallando la valenza della materia".

Tuttavia, da parte dei dirigenti scolastici, non sarà affatto facile riorganizzare l’attività: proprio per gli altri elementi che ne conseguono, quale la richiesta agli enti municipali chiamati – quando e se possibile – a mettere in piedi nuove risorse per la rimodulazione dei trasporti.

Maurizio Guccione