E se fosse vissuto oggi, cosa avrebbe narrato? Avrebbe condannato chi inquina e i leoni da tastiera

E poi i violenti con persone e animali, e gli irrispettosi nei confronti delle cose proprie e di quelle altrui

Migration

È ricorso da poco il 700° anniversario dalla morte di Dante, ma perché lui e la sua opera più celebre, la Divina Commedia, nonostante risalgano a sette secoli fa, sono ancora oggi così attuali? Non lo sappiamo, ma hanno da sempre suscitato molto interesse negli studenti di ogni età. Sarà forse per il messaggio che trasmette, la forma in cui è scritta o magari è affascinante osservare come Dante si è immaginato Paradiso, Inferno e Purgatorio. La cosa che ci ha colpito di più è stato scoprire i gironi dell’Inferno e le pene assegnate ai vari peccatori. Subito ci è venuto in mente: “Se Dante fosse vissuto ai nostri giorni, cosa avrebbe cambiato nella prima cantica?” Per rispondere, ci siamo immaginati di parlare proprio col sommo Poeta! "Dante, nel 2021, pensa che possano esserci nuovi peccati e peccatori oltre a quelli elencati nella Divina Commedia? E quali pene assegnerebbe loro?", "Metterei chi inquina e rovina il nostro pianeta, condannandolo a raccogliere plastica per sempre; probabilmente anche i bulli e i cosiddetti “leoni da tastiera”: i cyber-bulli, che sarebbero derisi dalle loro stesse vittime. Aggiungerei anche i violenti nei confronti di animali e persone, che sarebbero attaccati da bestie inferocite; infine collocherei nei gironi infernali gli irrispettosi nei confronti delle cose proprie e altrui, condannati per l’eternità a stare di fronte a ciò che hanno disprezzato e allo stesso tempo desiderato, ma con le mani legate".