E’ esplosa la voglia di casa Con studio, wi-fi e giardino

Alessandro Gabriele, referente Fimaa: “Sono i requisiti dettati dalla pandemia“. Il mercato respira, ma il settore “trema“ per la tenuta del tessuto del lavoro

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L’effetto pandemia ha scatenato una gran voglia di casa – magari con giardino e connessione veloce – e il mercato immobiliare lucchese “respira“. “E’ proprio così – conferma Alessandro Gabriele, già presidente interprovinciale e regionale fresco di riconferma nella giunta nazionale Fimaa, agenti immobiliari, di Confcommercio –. Eravamo convinti che con questa nuova chiusura dovuta alla pandemia avremmo dovuto restare in apnea fino ad anno nuovo. Invece. C’è stato un discreto movimento in termini di compravendite, dalla fine dell’ultimo lockdown ad oggi, facilitato anche dai prezzi ancora bassi e da muti favorevoli. Si è accesa, quasi a sorpresa, una gran voglia di casa“.

Intende voglia di cambiare casa?

“Esatto, riconsiderando gli spazi in funzione dell’attività di smart working per studio e per lavoro – spiega il referente degli agenti immobiliari –. Quindi tra i requisiti essenziali lo spazio studio, un terrazzo o giardino e anche la possibilità di accedere alla wifi“.

Quindi le zone collinari, non sempre in “rete“, rischiano di essere un po’ meno gettonate?

“Diciamo che il momento penalizza certe zone bellissime, pittoreschi borghi un po’ isolati , proprio per l’esigenza di potersi connettere alla rete. Un fattore che rientra a pieno titolo nella valutazione di scelta di una nuova casa. Magari non te lo chiedono direttamente, ma quando vengono a visitare un immobile vedi che si sono già informati sulle potenzialità digitali della zona“.

Quindi il vostro settore ha marciato nonostante la crisi che ha picchiato duro un po’ ovunque?

“Finora sì. Ma non c’è da cantar vittoria. Come dicevo i mutui bassi offrono condizioni ottime per l’acquisto ma il problema si pone nel prossimo futuro se questa pandemia non mollerà la presa“.

In che senso?

“Se l’emergenza continuerà a mettere in ginocchio l’economia il lavoro verrà a mancare e questo si ripercuote sul mercato della casa. Può agevolare in ogni modo ma la base di ogni compravendita è il reddito, lo stipendio. Se un ristoratore o un bar chiudono, lì si spenge una luce anche per noi“.

Quanti agenti immobiliari fanno riferimento a Fimaa nella nostra provincia?

“Siamo la quinta provincia in Italia per numero di associati dopo città come Milano, Torino e Roma. Oltre 370 agenzie e almeno 800 persone. Un settore di professionisti vivo e vivace, assolutamente da salvaguardare“.

Laura Sartini