E’ arrivata la pillola anti Covid Primi cinque pazienti già in cura

La nostra città è capofila: in tutta l’Asl otto in totale i malati sotto trattamento che dura cinque giorni

E’ arrivato l’antivirale in pillole efficace contro il Covid. E’ una delle novità più attese – il rivoluzionario farmaco prodotto dall’americana Merck – che in questi giorni l’Asl ha testato anche su pazienti che fanno riferimento al San Luca. Sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest - quindi nelle quattro province di Lucca, Pisa, Massa e Livorno – sono già otto i pazienti positivi che stanno curando il Covid 19 con i medicinali antivirali.

Due sono a Viareggio, uno a Massa, cinque a Lucca, per un’età media di circa 60 anni. La prima somministrazione a Lucca è avvenuta lunedì scorso, in seguito si è cercato di monitare anche se il sistema Aifa di prescrizione Aifa funzionasse a dovere. A selezionare i pazienti sono i centri Asl già autorizzati a somministrare i trattamenti monoclonali. Infatti, la cura, secondo quando è stabilito dalle linee di indirizzo regionali, è indicata solo per quei pazienti che siano positivi al Covid, abbiano sintomi lievi o moderati da cinque giorni o meno, che abbiano più di 18 anni e che abbiano un rischio elevato di sviluppare una forma grave di Covid 19.

Tra questi vi sono i soggetti obesi, i diabetici, chi ha una malattia renale cronica, chi ha un sistema immunitario indebolito, chi soffre di malattie cardiovascolari gravi. L’anti-Covid in pillole è somministrato sotto uno stretto controllo medico. Il trattamento dura per cinque giorni, quindi il “paziente zero“, quello che per primo è stato trattato lunedì scorso, ha quasi finito la cura. “Gli effetti indesiderati possono essere nausea, vomito, diarrea, prurito, eruzione cutanea o orticaria, cefalea o capogiro – spiega l’Asl in una nota ufficiale–. Gli antivirali sono farmaci che agiscono inibendo una delle varie fasi del ciclo replicativo del virus Sars-Cov-2, riducendone la capacità di moltiplicarsi all’interno delle cellule. Tale azione può aiutare l’organismo a sconfiggere l’infezione virale“. L’Azienda USL Toscana nord ovest fa sapere anche che sta predisponendo i percorsi di cura con gli antivirali orali in tutte le zone del proprio territorio di competenza. L’antivirale prodotto dalla Merck si chiama Molnupiravir (ma il nome comune è Lagevrio).

Secondo i test effettuati nell’ultimo anno, il medicinale dovrebbe prevenire oltre il 30% dei casi gravi e dei ricoveri tra coloro che risultano positivi al virus: questo però nel caso in cui il farmaco venga assunto subito dopo l’avvenuto contagio. E’ atteso per il mese di marzo invece il secondo antivirale autorizzato dall’Agenzia Europea del Farmaco (Ema), il Paxlovid brevettato da Pfizer che dovrebbe avere un’efficacia superiore, almeno pari all’80 per cento. Il tempo, in questo caso, ci è amico.

Laura Sartini