Due bambini ucraini da oggi a scuola

Sono stati ospitati da una nonna e frequenteranno la quarta a Valdottavo: “Sognano di tornare a casa“

Migration

Non hanno ancora dieci anni e sono già alle prese con qualcosa di molto più grande di loro. Ci provano a sorridere all’occhio della telecamera, incoraggiati dalle mamme. Non è facile. Oggi entreranno in una scuola nuova, la primaria di Valdottavo, dove incontreranno compagni pronti ad accoglierli con il massimo del calore ma con cui sarà inevitabilemente difficile scambiarsi una parola. La guerra li ha strappati dal loro paese di origine, l’Ucraina, e con le mamme hanno cercato riparo a casa di familiari, in particolare di una nonna che abita nel comune di Borgo a Mozzano, che li ha accolti.

Da stamani questi due bambini ucraini frequenteranno la quarta elementare di Valdottavo. Ieri hanno fatto i test anti Covid di routine alla Misericordia di Borgo a Mozzano. “Li seguiremo e aiuteremo sia i bambini che le madri e anche la famiglia ospitante –fa sapere Gabriele Brunini, governatore della Misericordia–. Il loro sogno e la loro aspettativa è quella di rientrare quanto prima nel loro paese“. Un’aspettativa per cui tifiamo tutti, per questi due volti di bambini – i primi piccoli esuli accolti nelle nostre scuole – che esprimono tutto lo smarrimento ma anche tutta la voglia di credere che sarà solo una breve pausa ’avventurosa’ in attesa di un rapido ritorno alla propria vita.

“Si tratta di bambini appena arrivati nella nostra provincia che non parlano italiano. Per questo – fa sapere la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi – ci stiamo organizzando con mediatori linguistici in modo da assicurare un inserimento più facile e morbido“. Sono arrivati a Valdottavo pochi giorni fa, poi le pratiche da fare e le incombenze di rito. Oggi comincia per loro questa strana parentesi di vita, in mezzo a compagni che con le insegnanti e le famiglie stanno preparando la migliore delle accoglienze. Non sono gli unici in provincia e forse potrà aiutarli tenersi in contatto con i coetanei che a breve distanza stanno vivendo le stesse esperienze.

“Due bambini ucraini stanno iniziando a frequentare la seconda e terza classe nella primaria di Forte dei Marmi – fa sapere la dirigente dell’Ufficio scolastico, Donatella Buonriposi – e un’altra bambina del 2009 è invece alla scuola “Motto“ di Viareggio“. Sono i primi cinque volti di una guerra che non è più soltanto sugli schermi dei telegiornali ma che ci entra sottopelle e per questo pare ancora più assurda.

Laura Sartini