"Dopo il flop di gennaio ci aspettiamo la ripresa"

Confesercenti Toscana Nord stima una spesa media tra i 150 e i 170 euro. Due terzi degli imprenditori sconterà tra il 20 e il 30%, solo un terzo il 40%

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Non è una data qualunque. E’ una delle “prime“ volte del post pandemia che segna il ritorno alla normalità. Iniziano oggi i primi saldi post-pandemia senza restrizioni. Da oggi e per 60 giorni il “fine stagione“ sarà a prezzo calmierato.

“I saldi dell’estate 2022 sono i primi dal 2020 in cui i consumatori potranno muoversi liberamente senza ingressi contingentati ed uso di mascherine nei negozi – commenta Confesercenti Toscana Nord in una sua nota -: un elemento che porterà molte più persone a scegliere di acquistare in luoghi fisici anziché online. La spesa media pro-capite dei consumatori sarà tra i 150 ed i 170 euro. Dopo il flop dei saldi di gennaio 2022, dove si è registrato un trend negativo dato anche dalle restrizioni last minute a causa dell’aumento dei contagi da Covid-19, per i saldi estivi ci aspettiamo una buona partenza, ma registriamo una forte preoccupazione da parte delle imprese per il loro proseguimento per l’effetto dell’aumento dell’inflazione e del caro bollette, oltre che delle tensioni internazionali”.

E Confesercenti Toscana Nord illustra anche il risultato di un sondaggio da SWG rivolto agli imprenditori. “Dal sondaggio emerge che oltre la metà (il 57%) manterrà gli sconti per tutto il periodo – spiega l’associazione -, mentre quasi l’80% non ha anticipato i saldi con nessuna forma di promozione. Per quanto riguarda le percentuali di sconti applicata, due terzi degli intervistati parla del 20 e 30%, mentre solo un terzo indica il 40%. Sondaggio che spiega anche le difficoltà del commercio visto che il 57% del campione parla di flessione delle vendite nei primi sei mesi del 2022 rispetto al 2021”.

La data di inizio dei saldi rimane un tema ancora divisivo anche secondo Confesercenti Toscana Nord. “Molti commercianti ritengono che sia opportuno spostare l’inizio dei saldi un po’ più avanti, intorno alla fine di luglio, altrimenti su certi prodotti si rischia di accorciare di molto la possibilità di vendita a prezzo intero, con un forte discapito per la necessaria marginalità. Su questo argomento ci stiamo adoperando – informa Confesercenti Toscana Nord – per raggiungere una concertazione, ovviamente a livello nazionale”. Quest’anno, per una volta, il “fine stagione“ del commercio corrisponde a una stagione più reale, visto che l’estate a temperature alte è partita con largo anticipo rispetto al classico calendario. Ma il dibattito resta più vivace che mai circa l’opportunità di farla slittare. Per quest’anno ci accontentiamo di questo consueto, anche se forse migliorabile, segnale di ritorno alla normalità, e non è poco.

L.S.