Diamanti beffa, imprenditore risarcito

Il giudice dà ragione a un imprenditore che aveva fatto causa a Bpm. Risarcito con 60mila euro perché la banca è corresponsabile

Numerosi i clienti di vari istituti di credito rimasti con un pugno di mosche

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Lucca, 18 luglio 2021 - Aveva tentato la strada di un investimento in diamanti che, sul momento, pareva assolutamente vantaggioso. Un imprenditore lucchese piuttosto conosciuto aveva infatti acquistato nel 2013, tramite la sua banca, sei diamanti, pagando in totale quasi 83mila euro in tre tranche, attraverso tre bonifici effettuati dal proprio conto corrente presso l’istituto di credito Bpm.  

Diamanti che, più tardi - con il fallimento della Intermarket Diamond Business spa - rischiavano di valere poco più che sabbia. Ma lui non si è arreso e nel 2020 ha citato in giudizio il Banco Bpm affidandosi ai legali Chiara Peri e Michele De Francesca. E alla fine ha vinto la sua causa. Secondo le ipotesi dell’accusa il prezzo di acquisto delle gemme sarebbe stato infatti inizialmente “gonfiato” rispetto al listino prezzi del momento dell’acquisto. Benché la banca abbia respinto con forza ogni addebito nei suoi confronti, secondo il giudice avrebbe violato quella sorta di codice di responsabilità civile “che prescinde dall’esistenza di un contratto inteso nel senso stretto, e – si legge in sentenza – sorge allorquando tra il danneggiato e il danneggiante sussista una particolare relazione sociale, considerata dall’ordinamento giuridico idonea a determinati specifici doveri di comportamento, ossia collaborazione e protezione volti alla salvaguardia di determinati beni giuridici, non riconducibili al generale e generico dovere di non ledere l’altrui sfera giuridica”.  

Il giudice del tribunale di Lucca ha accolto la tesi degli avvocati Chiara Peri e Michele De Francesca e ha dunque condannato Banco Bpm al risarcimento della somma di 60mila euro, oltre al pagamento delle spese processuali. La sentenza del giudice del tribunale di Lucca rappresenta dunque un lieto fine per ilcliente investitore, visto e considerato quello che oggettivamente era possibile spuntare da una vicenda tanto controversa in cui sono caduti moltissimi investitori in buona fede, consigliati dai rispettivi istituti di credito. Uno squarcio nel muro, che potrebbe aprire adesso nuovi scenari a sostegno degli investitori truffati. L.S.