Dialisi a Barga, i sindaci si ‘svegliano’. Fronte compatto contro il trasferimento

In 13 firmano una lettera all’Asl: «Salviamo anche Castelnuovo»

Medici (foto di repertorio)

Medici (foto di repertorio)

Lucca, 17 luglio 2018 I sindaci della Garfagnana si compattano (ma non lo potevano fare prima, commentano in queste ore non pochi cittadini?) di fronte alla decisione dell’Asl Toscana Nord di trasferire definitivamente tutti i pazienti del servizio dialisi al San Francesco di Barga e chiedono di convocare velocemente un incontro-confronto tra azienda sanitaria e conferenza zonale dei sindaci. Chiedono poi di sospendere la chiusura del servizio dialisi al Santa Croce di Castelnuovo in attesa di individuare un percorso alternativo condiviso. I sindaci non vogliono poi sentire parlare di ‘scambi’ di servizi tra Castelnuovo e Barga.    «La chiusura  del servizio dialisi al Santa Croce – scrivono – non può essere motivata sulla scorta di avere il day hospital oncologico a Castelnuovo. Esso è presente in Garfagnana da oltre 20 anni, durante i quali sono state maturate competenze e professionalità, compreso un personale infermieristico formato. Anzi il dh oncologico necessiterebbe di un potenziamento, sempre promesso ma mai avvenuto». I sindaci mettono poi l’accento sull’aspetto finanziario: «Ancora a oggi non è dato conoscere l’entità dell’eventuale risparmio per questa scelta. Non si comprende, in particolare, se e quale sia la minore spesa collegata alla soppressione di tale servizio di dialisi».

I sindaci insistono poi sugli eventuali problemi sanitari che ne possono derivare: «E’ un grande rischio cessare il servizio di dialisi a Castelnuovo. Pensiamo che al Santa Croce sono presenti una radiologia efficace e strutturata, laboratorio analisi, pronto soccorso con personale formato per seguire pazienti critici, cardiologia efficace e strutturata, una presenza di anestesista h24, un personale sanitario che garantisce una pronta reperibilità, senza necessità di attendere che arrivino medici da Lucca, con tutte le conseguenze negative che possono avvenire per il prolungarsi dei tempi di intervento». I sindaci ricordano infine che la dialisi di Castelnuovo è perfettamente funzionante, è stata rinnovata completamente alla fine del 2009 e le macchine presenti sono all’altezza di una dialisi moderna. La sua dismissione rappresenta una scelta incomprensibile da un punto di vista tecnico ed economico, oltre che sociale e sanitario.