Dal decoro ai servizi per turisti Il centro storico chiede di più

Si conclude il nostro viaggio nelle frazioni e nei quartieri della città con un’altra puntata dentro le Mura. Ancora segnalazioni su come la città possa fare meglio in termini di servizi e occasioni per i visitatori

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Siamo giunti all’ultima puntata della nostra rubrica "Caro candidato sindaco ti scrivo…" e non potevamo non concludere in centro storico, anima della nostra città e zona spesso di spine e dolori per l’amministrazione.

Siamo andati a girovagare tra i vicoli della città, chiedendo a commercianti e residenti quali fossero le maggiori problematiche del lavorare e vivere all’interno delle Mura urbane e quali invece le migliorie da proporre alla futura amministrazione. La puntata di oggi si concentrerà sulle zone in prossimità di Piazzale Verdi, vie e piazze che accolgono residenti, attività commerciali e turisti provenienti da tutto il mondo. Alcuni dei nostri interlocutori chiedono una maggiore valorizzazione non solo di questa zona ma di tutto il centro storico in generale. Lucca è una città che offre molto dal punto di vista culturale e storico ma alcuni degli intervistati ritengono che andrebbe più valorizzata con eventi e attività.

"Lucca dovrebbe essere più viva, si dovrebbe puntare sull’intrattenimento e sugli eventi in quanto sono delle opportunità per attrarre più turisti. Ci sono troppe restrizioni e limitazioni e quindi, chi vuole fare qualcosa, è costretto a spostarsi dal centro – dice Danilo Chelini della "Calzoleria Chelini" in via San Paolino – Questo ha delle ricadute anche sul settore commerciale, questa via dopo la pandemia si è spenta sempre di più. Il declino ha comportato la chiusura di molte attività, soprattutto a seguito del rifacimento di Piazzale Verdi e della realizzazione della rotonda fuori dalle Mura. Da lì sono stati tolti molti parcheggi e le persone tendono sempre meno ad entrare nel centro".

Molti degli intervistati ritengono che sarebbe opportuno un incremento dei servizi offerti ai turisti o a chi frequenta la città, come la messa a disposizione di più bagni pubblici.

"Aumentare il numero di bagni pubblici renderebbe la nostra città ancora più vivibile dal punto di vista turistico. Se vogliamo che le persone vengano a Lucca dobbiamo offrire loro questi servizi essenziali" suggerisce Stefano Baldassari della lavanderia "La Perfetta" in via Vittorio Emanuele II. Nonostante le difficoltà della pandemia si facciano ancora sentire sul tessuto commerciale della nostra città, molti dei nostri interlocutori sono felici di come la zona viene gestita.

"Questa parte della città è molto agevolata rispetto ad altre. Le strade sono più larghe e abbiamo il posto sufficiente per il carico e scarico delle merci. La zona è favorevole dal punto di vista commerciale" dice Carla Cordiano della "Tabaccheria Cordiano". Come in tante zone di Lucca, anche i residenti del centro storico sembrano fare i conti con il problema della gestione dei rifiuti. Sono in molti coloro che riscontrano un malfunzionamento di questo servizio, denunciando cattivi odori e rifiuti lasciati in giro.

"La zona dove vivo nel corso degli anni è diventata una discarica. Sono stati messi dei cassonetti dal Sistema Ambiente che vengono usati da bar, ristoranti e residenti. Questo comporta l’ammasso di rifiuti, problemi dal punto di vista igienico e il passaggio continuo di camion della spazzatura a qualsiasi ora del giorno, con annessi rumori e disagi. La gestione dei rifiuti dovrebbe essere migliorata" conclude Massimo Martellini, residente del centro storico.

Giulia Alberigi