
"Da Sant’Anna di Stazzema a Bucha – l’umanità attraversa le intemperie", è il titolo della mostra di Carlo Carli inaugurata ieri a Palazzo Ducale a Lucca dove sarà visitabile (a ingresso gratuito) fino al 19 settembre.
Nella sala Staffieri e nella galleria Ammannati di Palazzo Ducale, 26 opere tra fatti di cronaca e immaginazione, estetica e memoria storica: il cambiamento climatico coi suoi effetti devastanti, la guerra in Ucraina e la pandemia. Sono espressione anche di un percorso artistico che privilegia temi di contenuto sociale e di impegno civile, nonché la sensibilizzazione delle coscienze che Carli si è sempre impegnato a raggiungere, sia come parlamentare della Repubblica dal 1994 al 2006 e sottosegretario ai Beni e Attività Culturali con il Governo Amato, originario di Pietrasanta e primo firmatario della legge istitutiva del Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema.
La mostra, curata da Claudia Baldi, è stata inaugurata ieri alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani, del presidente della Provincia, Luca Menesini, del sindaco Mario Pardini, l’assessore regionale Stefano Baccelli e i consiglieri regionali Valentina Mercanti e Vittorio Fantozzi, nonché il sindaco di Castelnuovo Garfagnana Andrea Tagliasacchi e il presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema Umberto Mancini.
Gioia, fierezza e emozione quello che si legge sui volti e nelle parole di chi è intervenuto per ringraziare Carli del suo impegno.
"Sono particolarmente felice – ha detto Menesini - che Palazzo Ducale, da secoli centro politico-amministrativo della città e del suo territorio, apra le sue splendide sale monumentali per la mostra di Carlo Carli: un viaggio morale attraverso tematiche attuali che riguardano tutti, e che ci portano a riflettere profondamente".
Il titolo della rassegna è importante per tracciare un ponte diretto tra due luoghi - Sant’Anna di Stazzema e Bucha, Ucraina - venuti alla storia per violenti massacri che non devono passare inosservati. Mantenere la memoria viva, comunicare attraverso le immagini, trasmettere il messaggio di umanità come valore universale oltre qualsiasi conflitto e prevaricazione, accostando la fotografia digitale, la grafica e il successivo intervento pittorico e creando un parallelismo attraverso reinterpretazioni personali di dipinti celebri, realizzando così un ponte visivo tra presente e passato.
Rebecca Graziano