Croce Verde: la bolletta della luce schizza da 4mila a oltre 13mila euro

Il presidente Daniele Borella da marzo ha imposto la “razionalizzazione“ dei consumi interni ma le batoste continuano ad arrivare

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La Croce Verde Pubblica Assistenza ci aveva provato da subito a arginare il fiume in piena dei rincari selvaggi. In epoca non sospetta, il 10 marzo scorso, il Cda aveva infatti preso alcuni provvedimenti per contenere i costi energetici dell’associazione, in previsione degli aumenti poi puntualmente piombati tra capo e collo.

La circolare a firma del presidente Daniele Massimo Borella era stata perentoria quanto lungimirante: “la situazione di scarsa disponibilità relativa all’approvvigionamento energetico con i conseguenti considerevoli aumenti dei costi dell’energia, sia elettrica che gas, ci imponte di adottare misure urgenti e rigorose che tendano al contenimento dei consumi nelle nostre sedi e negli uffici. Ci scusiamo in anticipo per eventuali disagi – così il presidente – , comprenderete come, in un momento come questo, occorra prendere decisioni anche di questo tipo, sempre nell’ottica di garantire servizi all’altezza della cittadinanza“. Obbiettivo messo da subito in agenda anche se quanto mai fuggevole, purtroppo, dato il salasso che sta raggiungendo anche gli enti che svolgono servizi di assistenza sociale e sanitaria sul nostro territorio.

Anche per loro zero sconti, Anzi. “Basta leggere gli importi – dice il presidente Borella mostrando le bollette a confronto –. Per l’elettricità nel luglio 2021 spendevamo 3.865 euro. Nel luglio 2022 la stessa bolletta è schizzata a 13.128 euro pari a più 239 per cento“.

Importi stellari e drammatici allo stesso tempo. E sul fronte dei consumi del gas non va meglio: “Tenendo conto che chiaramente in estate i consumi sono ridotti ci troviamo a pagare, con l’ultima bolletta di luglio, 282 euro pari a più 56%. Nel luglio 2021 la stessa bolletta era infatti di 181 euro – illustra Borella –. Nel febbraio scorso già iniziavamo a toccare con mano ciò che stava avvenendo. L’importo relativo ai consumi di gas fu una vera doccia fredda: 3.458.81 euro, che vuol dire oltre il 77 per cento della stessa bolletta del febbraio dello scorso anno che era pari a 1.953.28 euro. Credo che questi numeri dicano molto, tutto, delle difficoltà che stiamo passando e dei rischi concreti che, in questa situazione, ci si parano di fronte“.

Le associazioni si trovano dunque a nuotare in un mare di incognite, preda anche loro di utenze insostenibili. Tutto ciò oltretutto avviene al termine di anni in cui il loro apporto sul fronte della pandemia è stato fondamentale e in cui i servizi da loro prestati sono sempre più essenziali per il cittadino. Difficile, per non dire impossibile, far quadrare bilanci che per miracolo sfioravano il pareggio. Da più parti il coro è a una sola voce: servono soluzioni strutturali AFFINCHè il sistema non frani.

L.S.