Torna in mostra dopo 74 anni il Cristo del Civitali ritrovato

Dal 23 gennaio l’opera esposta al museo di Villa Guinigi

Il capolavoro di Civitali

Il capolavoro di Civitali

Lucca, 5 gennaio 2018 - Tornerà visibile al pubblico nel giro di venti giorni il famoso busto di Cristo in terracotta realizzato da Matteo Civitali nel 1470 e ritrovato un mese fa dai carabinieri del gruppo tutela patrimonio culturale dopo decenni di vane ricerche. La straordinaria opera d’arte, di valore inestimabile, era sparita nella notte tra il 7 e l’8 febbraio 1944, durante l’occupazione delle truppe tedesche, quando fu trafugata dalla chiesa di Santa Maria della Rosa in centro. 

Martediì 23 gennaio il Cristo del Civitali verrà mostrato al pubblico nella sua nuova collocazione, una sala del Museo nazionale di Villa Guinigi, che ospita altre opere del grande artista lucchese. In queste settimane, dopo la riconsegna ufficiale alla città del capolavoro, da parte dei carabinieri e della procura che hanno seguito la delicata e complessa indagine, si è lavorato per realizzare un basamento adeguato. La terracotta sarà sistemata in modo che i visitatori possano apprezzarne da vicino tutta la grazia artistica, senza rischiare di comprometterne l’integrità.

A rintracciare l'opera d'arte a quasi 74 anni di distanza dal furto sono stati i carabinieri del gruppo tutela patrimonio culturale di Firenze, nell’ambito di un’indagine diretta dal procuratore capo di Lucca, Pietro Suchan e dal sostituto Aldo Ingangi. L’opera, di finissima fattura (85 cm x 50), era stata catalogata alla fine degli anni ’30 dalla Soprintendenza di Firenze con due fotografie, conservate nel Gabinetto Fotografico, oggi della Galleria degli Uffizi, e segnalata in una nota del 1947 dell’allora Ministero della Pubblica Istruzione, come asportata dalle truppe tedesche. Una serie di indagini mai interrotte ha portato alla fine al ritrovamento e al sequestro dell’opera in un’abitazione lucchese: era finita all’ignaro erede di un collezionista che l’aveva a sua volta acquistata nel 1981 alla Mostra Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, dopo che in qualche modo era rientrata in Italia. Adesso torna a disposizione dei lucchesi e dei visitatori del museo di Villa Guinigi.