Covid, più di 100 nuovi contagi in provincia

I numeri tornano a preoccupare, ma nel mirino ci sono soprattutto le Rsa con il caso limite della “Alba Serena“ a Maggiano

Altro boom di contagi. Sono oltre 100 i nuovi casi di Covid in provincia, parte dei quali individuati già da giovedì nel grande focolaio della Rsa “Alba Serena“ di Maggiano, opra trasformata dall’Asl in struttura Covid. Ben 60 tra la città e la Piana: Lucca 39, Altopascio 5, Capannori 11, Montecarlo 1, Pescaglia 3, Porcari 1). Altri 28 in Valle del Serchio: Barga 9, Borgo a Mozzano 2, Camporgiano 1, Careggine 1, Castelnuovo Garfagnana 5, Coreglia Antelminelli 2, Fosciandora 1, Gallicano 2, Molazzana 2, Piazza al Serchio 1, Pieve Fosciana 1, Villa Collemandina 1. Infine 14 in Versilia: Camaiore 1, Massarosa 9, Pietrasanta 2, Viareggio 2.

A preoccupare in particolare è la situazione nelle case di riposo, con gli anziani esposti a rischi elevati in caso di contagio. "Richiediamo con urgenza che vengano somministrati test rapidi con funzione di screening a tutti gli operatori e agli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali comunali Pia Casa e Monte San Quirico". È questo il contenuto di una lettera inviata ieri mattina all’Azienda ASL Toscana Nord Ovest dalla consigliera delegata alla sanità Cristina Petretti e dall’assessora alle politiche sociali Valeria Giglioli.

"Dall’inizio dell’emergenza sanitaria il monitoraggio delle residenze sanitarie assistite comunali, da parte degli uffici del settore sociale, è costante e approfondito con contatti almeno settimanali per avere aggiornamenti su procedure e sulla situazione sanitaria di pazienti e operatori. Ad oggi – proseguono la consigliera e l’assessora - non risultano all’amministrazione criticità. Nelle residenze sanitarie assistite, gestite in concessione per Comune di Lucca da Proges, da ieri sono state totalmente chiuse le visite dei familiari, preventivamente anche rispetto anche alle decisioni che potranno essere assunte con la prossima ordinanza regionale. Ma vogliamo sottolineare come i controlli severi non si siano mai allentati nemmeno in precedenza, dopo la fine del lockdown. Le strutture sono rimaste sempre sigillate, le visite si sono svolte solo su appuntamento e in un locali dedicati, immediatamente sanificato oppure in spazi aperti".

"Vista la rapida evoluzione della situazione epidemiologica relativa al Covid-19, l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 89 dell’8102020 e l’importanza di tutelare gli anziani, che rappresentano la fascia più fragile della popolazione – concludono Petretti e Giglioli - abbiamo deciso di confrontarci tempestivamente, grazie anche al supporto degli uffici, con l’azienda sanitaria per ribadire l’importanza dello screening in termini di prevenzione".