'Così l’ho salvato dall’infarto alla festa'

Il caposala degli infermieri si trovava lì per caso: 'Sono stati 5 minuti interminabili'

Marco Landi, caposala degli infermieri del pronto soccorso di Castelnuovo

Marco Landi, caposala degli infermieri del pronto soccorso di Castelnuovo

Lucca, 12 luglio 2019 - E’ vivo grazie soprattutto all’intervento di due persone prontamente intervenute, tra i quali il caposala degli infermieri del pronto soccorso di Castelnuovo, Marco Landi, un uomo di 76 che due sere fa, al festival della Birra di Borgo a Mozzano si è accasciato improvvisamente a terra colpito da un infarto. L’uomo ha perso immediatamente conoscenza e le sue condizioni sono apparse subito gravi alla gente che si trovava nei dintorni che si è molto allarmata.

FORTUNA ha voluto che a pochi passi dove l’uomo, residente nel comune di Barga, si è accasciato privo di sensi, si trovasse appunto il caposala degli infermieri del pronto soccorso di Castelnuovo Garfagnana, Marco Landi, anche lui residente a Barga, che insieme a un giovane con esperienza come volontario delle misericordie, ha prestato i primi soccorso praticando il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca all’uomo. Nel frattempo è stata una delle persone presenti tra il pubblico della festa ad allertare il 118, mantenendo i rapporti con il centralino mentre andavano avanti le operazioni di rianimazione cardiopolmonare dell’anziano. Successivamente per rianimarlo, sempre coordinato da Landi, è stato applicato il defibrillatore in dotazione al mezzo della Misericordia di Borgo a Mozzano presente al festival e poco dopo l’uomo si è ripreso e il pericolo maggiore è stato scongiurato. E’ poi intervenuta l’ambulanza medicalizzata sempre della Misericordia di Borgo a Mozzano e il 76enne è stato accompagnato in codice rosso, ma vigile e cosciente, all’ospedale di Lucca.

«IL NOSTRO intervento è durato forse nemmeno cinque minuti, ma mi sono sembrati lunghissimi – ci racconta Landi – nonostante questo sia il mio lavoro e mi fosse già capitato di trovarmi in analoghe condizioni di emergenza. Insieme al ragazzo che è intervenuto con me e che non conosco, ma che ha fatto un ottimo lavoro, avevamo subito capito che la situazione era grave. Battito e respiro non c’erano ed era necessario intervenire subito; così abbiamo iniziato a praticare il massaggio e la respirazione bocca a bocca. Poi, con il Dae del mezzo presente a Fornaci, siamo riusciti a far tornare la situazione alla normalità. Con il defibrillatore il cuore è tornato a funzionare regolarmente e anche la respirazione è ripresa regolare». Sul posto ovviamente si è radunata una gran folla che ha assistito atterrita all’accaduto che per fortuna si è risolto nel migliore dei modi.

Luca Galeotti