Una cornacchia semina scompiglio al palazzo di giustizia

Il corvo difende il piccolo caduto dal nido

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Lucca, 18 maggio 2019 - Cè un corvo, o meglio una cornacchia, che tormenta il palazzo di giustizia lucchese. No, non si tratta di una metafora, stavolta. Nessun autore di lettere anonime per spifferare chissà quali segreti e diffondere malumori o calunnie negli uffici giudiziari. Si tratta proprio di una cornacchia, un uccello che in questi giorni sta creando un po’ di scompiglio, attaccando ogni tanto le persone che attraversano il parcheggio interno che si affaccia su piazzale San Donato: un gracchiare stridulo e potente, giravolte e improvvise picchiate verso il... nemico. Nel mirino sono già finiti due o tre magistrati, altri tre dipendenti degli uffici giudiziari e un paio di avvocati. Nessuna lesione, per carità, ma una situazione piuttosto singolare e inquietante che a qualcuno ha richiamato un po’ ‘Uccelli’ di Hitchcock.   Ma cosa succede? Il mistero è stato presto spiegato. La cornacchia sta semplicemente difendendo il proprio piccolo, che tre o quattro giorni fa è caduto dal nido ancora prima di aver imparato a volare. L’uccellino è finito in una siepe all’interno del cortile dove i magistrati parcheggiano l’auto e che viene utilizzato come accesso pedonale secondario, da piazzale San Donato. La cornacchia, attirata dalle grida del piccolo, ha dunque percepito come nemici tutti coloro che, senza neppure saperlo, si sono avvicinati a piedi alla siepe stessa. Da qui una serie di situazioni davvero singolari e un po’ buffe. Circola anche un video con un magistrato che corre nel cortile inseguito dalla cornacchia infuriata, proteggendosi la testa con un giaccone.  

Il singolare fuori programma è andato avanti per tre o quattro giorni, finché il piccolo, sempre sorvegliato dalla solerte madre, non ha imparato a volare e si è allontanato su un ramo, al sicuro. La cornacchia, tuttavia, continua a sorvegliare la zona del parcheggio e adesso molti dipendenti hanno scelto percorsi alternativi. Comunque, tutti hanno ovviamente preso questa curiosa storia con il sorriso e nonostante lo scompiglio creato a palazzo di giustizia, l’animale non sarà... indagato. In fondo ha agito in stato di necessità per difendere il suo piccolo.