Conoscere Lucca attraverso stemmi e emblemi

Protagonisti del libro la cui presentazione è in programma domani alla Cappella Guinigi IMT alle ore 17 sono gli stemmi e gli emblemi che numerosi decorano portali e facciate di palazzi e edifici nel centro storico di Lucca. Un grande lavoro di censimento che oggi diventa un volume riccamente illustrato grazie all’impegno del fotografo Lorenzo Citti e dalla schedatura condotta da Angela Dati accompagnati e sostenuti nella loro indagine dagli studiosi Antonia D’Aniello, Claudio Casini e Patrizia Giusti Maccari che hanno firmato i saggi di supporto che sostanziano il volume “Marmi Blasonati. Conoscere Lucca attraverso stemmi ed emblemi” edito da Pacini Fazzi con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Un censimento che fu sottoposto alla Sovrintendenza e da cui nacque già nel 2015 l’idea di un Mostra, allestita nel Museo Nazionale di Villa Guinigi, attraverso la quale questi ‘segni’ presenti nel panorama cittadino poter ripercorrere a storia della città e delle sue grandi famiglie attraverso i secoli. Un grande lavoro sia di ricerca storico-archivistica che di documentazione fotografica che costruisce attraverso oltre 130 schede suddivise nei terzieri cittadini un inedito itinerario nella storia e nell’arte lucchese attraverso l’identificazione dei Palazzi, delle famiglie di cui viene brevemente tracciata la storia per arrivare ad occuparsi del manufatto anche con il fine di documentare il suo stato di conservazione. La prima presentazione del volume verrà condotta dalla prof.ssa Antonella Gioli del Dipartimento Forme del sapere dell’Università di Pisa e vedrà, dopo i saluti istituzionali del sindaco Tambellini, del presidente della Fondazine Cassa Bertocchini e della Soprintendente Acordon anche la presenza e il contributo di tutti gli autori e del fotografo.

Un libro prezioso quindi che ripercorre attraverso queste preziose emergenze che sono dei veri e propri lasciti storici la vita delle famiglie e delle loro residenze; un lascito ancora corposo che la pubblicazione si prefigge non solo di far conoscere ma anche di far ben conservare, filologicamente individuandone le genealogie; molti di più certo saranno stati nello scorrere dei secoli ma , “nonostante le cancellazioni degli eventi storici, il tessuto urbano della città resta ancoa popolato da tantissimi stemmi - scrive il Sindaco Tambellini nell’introduzione al volume - a volte solo graffiti, semplici e lineari, altre volte rappresentati da sculture monumentali“.