"Con Elly Schlein il Pd può ritrovare quei valori che ha perso nel tempo"

In vista del congresso nasce anche a Lucca il comitato a sostegno della candidata alla segreteria del partito

Migration

Una fetta del centrosinistra lucchese si schiera dalla parte di Elly Schlein, candidata a prendere in mano le redini del Partito Democratico. Chiamata, dai suoi sostenitori, a ricostruire un partito che ha evidentemente perso la propria identità, rimasta probabilmente schiacciata tra le due anime che da anni identificano il corpo dem. Quanto siano realmente e nel concreto diverse queste due anime, è ciò che rimane ancora da capire. Sta di fatto che gli elettori hanno ben chiari i lineamenti di queste due anime: da una parte c’è Schlein, appunto, dall’altra c’è Stefano Bonaccini. La 37enne nata in Svizzera, ex vicepresidentessa dell’Emilia Romagna, è per qualcuno il volto adatto a dare da una parte freschezza, a liberare il partito dalle sabbie mobili, dall’altra a riportarlo a interessarsi ai principi storici della sinistra, percepiti come trascurati negli ultimi anni. E a vedere il risultato delle elezioni (nazionali e locali) la percezione sembrerebbe più che giusta.

È per questo che ieri, al Mercato del Carmine, introdotti dalle note di “Imagine“ di John Lennon, si è parlato di temi quali: giustizia sociale, lavoro, clima, diritti e tutela delle fasce deboli. "Alle spalle abbiamo un passato di scelte sbagliate e scelte non fatte che ci hanno allontanato da parti della società e ad essere sempre più indefiniti politicamente“, ha detto Emiliano Fossi, eletto a Firenze alla camera dei deputati tra le fila del Pd, incaricato ad aprire l’assemblea. Erano circa una cinquantina i presenti, e il numero degli aderenti al comitato non dovrebbe essere tanto diverso. C’erano volti noti come Francesco Battistini, ex presidente del consiglio comunale, il figlio Niccolò, da poco diventato segretario del circolo Pd centro storico, c’era l’ex sindaco Alessandro Tambellini, indiscutibile animale da palcoscenico, e il consigliere Daniele Bianucci. Assenti, almeno nella prima ora di assemblea, i suoi colleghi in Comune. Tra tutti Francesco Raspini, la cui corsa a sindaco è stata appoggiata proprio da Schlein in persona. Quella serata di inizio estate al Baluardo San Salvatore sembrava il coronamento di un rapporto, oggi rivelatosi univoco. Due giorni fa, infatti, Raspini ha affidato a un post su Facebook la sua dichiarazione di voto, scegliendo la squadra di Bonaccini. Secondo Tambellini, invece, il vero cambiamento sta altrove.

"Il Pd, che doveva essere il partito della sintesi è diventato quello delle divisioni. Bene le correnti di pensiero, ma se servono per interessi personali a me non va bene - ha affermato l’ex sindaco -. La mancanza del Pd in questi anni è dovuta alla frenesia di voler stare sempre al potere, in una sorta di occupazione. Schlein secondo me è la più libera da certe dinamiche". Come cantava Lennon: “Imagine no possessions, i wonder if you can, no need for greed or hunger".

Teresa Scarcella