Commissione urbanistica, è lite Il sindaco: "Rispetteremo i tempi" La minoranza invece boccia l’iter

In materia urbanistica le aspettative degli schieramenti sono molto distanti. La maggioranza è sicura di rispettare i tempi per approvare i due futuri strumenti – piano strutturale e piano operativo – mentre la minoranza parla di "fallimento" e ritiene improbabile che l’iter si concluda entro la primavera 2023, quando scadrà il mandato dell’amministrazione. Divergenze emerse martedì alla prima delle tre commissioni urbanistiche in agenda per dare un parere alle osservazioni prima di approvare il piano strutturale in consiglio comunale. I due piani erano stati adottati lo scorso dicembre e la previsione ora è di approvare innanzitutto quello strutturale entro fine anno. "Sono soddisfatto del percorso fatto finora – dice il sindaco e assessore all’urbanistica Alberto Giovannetti – all’insegna del confronto e della collaborazione con tutti i soggetti interessati, pubblici e privati. L’auspicio – è proseguire i lavori in questa direzione per arrivare, rapidamente ma con una conoscenza completa da parte di tutti, alla votazione definitiva in consiglio comunale". Come abbiamo già riportato giorni fa, oggi ci sarà la seconda seduta, poi l’ultima il 4 ottobre, per un totale di 96 osservazioni.

Iter che viene bocciato i consiglieri Pd Nicola Conti e quello di “Insieme per Pietrasanta“ Lorenzo Borzonasca e il segretario comunale Pd Rossano Forassiepi. "Come avevamo previsto – scrivono – l’obiettivo primario dell’amministrazione, cioè redigere e approvare contestualmente i due piani, è fallito come certificato dalla stessa maggioranza che ha deciso di scindere l’iter in due percorsi separati e distinti. In questo modo il piano operativo non verrà approvato in questa consigliatura, certificando l incapacità in ambito urbanistico dell’amministrazione Giovannetti. Oltretutto con la beffa che il il piano operativo adottato rimarrà in vigore per altri mesi o anni, costringendo professionisti e privati a dover rispettare sia il piano che il regolamento del 2014 e complicando ulteriormente le possibili iniziative. Il motivo – concludono – è la bocciatura da parte della Regione, che con i suoi uffici ha inviato una serie di osservazioni ai due strumenti lasciando poco spazio all’interpretazione".