’Cittadinanza attiva‘ Il progetto è cancellato

La rabbia dell’opposizione: "Era un vanto per il Comune e utile ai contribuenti"

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Dopo la sospensione dello scorso anno, è stata cassata definitivamente l’esperienza della cittadinanza attiva. Una decisione fortemente stigmatizzata dal Partito Democratico. "L’attuale amministrazione guidata da Coluccini, dopo aver sospeso il progetto non appena si è insediata, nel consiglio comunale dell’8 gennaio ha cancellato definitivamente la ‘cittadinanza attiva’ dagli strumenti a disposizione del Comune e della collettività di Massarosa con l’approvazione delle modifiche al regolamento sulla tassa dei rifiuti – spiegano i consiglieri Damasco Rosi e Simona Barsotti (nella foto in alto) –; hanno voluto distruggere anche questa. E lo si vede dallo stato di abbandono delle nostre frazioni, basta girare per accorgersene".

Il progetto di ‘cittadinanza attiva’ (nella foto in basso un gruppo di cittadini all’opera) era stato lanciato a cavallo tra 2014 e 2015 dalla giunta Mungai: un esperimento che, all’epoca, aveva attirato più di uno sguardo su Massarosa. "Siamo stati il primo Comune d’Italia a dare il via al progetto – continuano – che consentiva ai cittadini di ottenere uno sconto del 50 per cento sulla Tari. Una cosa che ha dato lustro al nostro Comune, con l’ottenimento di riconoscimenti e attestati in Italia e all’estero: dal senato della Repubblica alla Luiss di Roma, dalla Bocconi di Milano al Weimar Kultursymposium in Germania, e che è servita da esempio a molte amministrazioni italiane, che successivamente sono andate ad applicarla nei loro territori".

Una decisione, quella maturata in seno all’amministrazione, sui cui piovono dure critiche da parte del gruppo consiliare dem. "Siamo di fronte all’ennesimo scempio, all’ennesimo colpo basso alla comunità di Massarosa, all’ennesima incapacità di mantenere in piedi un servizio che garantiva ordine e decoro ai nostri paesi, ma soprattutto rinforzava il legame tra cittadini e territorio, rendendoli partecipi nella cura della cosa pubblica. Siamo di fronte a un’amministrazione incapace di coinvolgere, autoreferenziale, lontana dalla gente. Del resto, si era intuito di che pasta sono fatti quando, con i primi atti approvati, eliminarono i comitati di rappresentanza locale. La democrazia richiede confronto e impegno: questi, invece, sanno solo cercare scorciatoie che quando va bene non portano a niente – concludono –; quando va male, fanno danni".

RedViar