Lucca, 29 agosto 2023 – Non ce l’ha fatta, purtroppo. Troppo gravi le lesioni riportate una settimana fa nell’incidente stradale in sella alla sua bici da corsa. Cordoglio a Marginone per la morte di Oscar Bertagni, il cicloamatore di 76 anni finito in coma dopo essere stato investito lunedì 21 agosto all’incrocio tra la provinciale Mammianese e via dei Cantini, nella frazione altopascese.
L’anziano, per cause in corso di accertamento, era stato urtato da una Fiat Panda condotta da una ragazza residente a Pieve a Nievole, ora indagata per omicidio stradale. Sul posto era arrivata l’ambulanza della Croce Verde di Porcari e l’auto medica, con i sanitari che avevano immediatamente allertato Pegaso, vista la gravità della situazione. Il velivolo dell’elisoccorso regionale aveva trasportato il ferito all’ospedale di Cisanello. Nonostante il pensionato indossasse il casco al momento dell’impatto, l’urto al suolo si è rivelato particolarmente violento e, infatti, a preoccupare i sanitari del nosocomio pisano, era stato un vasto trauma cranico.
Per sette giorni Bertagni ha lottato ma poi, purtroppo, si è dovuto arrendere. Mentre erano in corso le procedure in vista della donazione degli organi, secondo la sua volontà, il cuore ha smesso di palpitare: troppo gravi le lesioni riportate. Accanto a lui, sempre presenti, la moglie Silvana, con la quale ha condiviso 57 anni di vita, la figlia Claudia, dipendente comunale, la nipote Alice, il genero Daniele.
Una persona stimatissima e benvoluta: la notizia lascia nello sconforto l’intera comunità di Marginone e tutti coloro che lo hanno conosciuto, in ogni città in cui ha lavorato, da Torino a Viareggio, da Altopascio a Lucca. Bertagni è conosciuto in zona anche perché aveva gestito, con la moglie Silvana, uno dei due bar di Marginone. Questo per decenni. Adesso quel locale non c’è più, ne è rimasto solo uno e lui, lasciato il bar aveva lavorato, con alcuni soci, nel settore orafo. Poi la pensione.
Non è stata ancora definita la data dei funerali, poiché configurandosi l’ipotesi di omicidio stradale, il corpo è a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà fornire lo specifico nulla osta.
Intanto i familiari ringraziano "l’opera straordinaria ed incessante dei sanitari del reparto di terapia intensiva di Pronto Soccorso di Cisanello, personale che ha coniugato altissima professionalità ad una grande umanità".
Massimo Stefanini