“Centrodestra per Barsanti“, presentata la squadra dei ventisei candidati

"Ci è stato chiesto di dare vita a una lista che rappresenti i valori di quell’area politica e che non si limiti a svegliarsi a due mesi dal voto"

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Scende in pista una delle liste che ha fatto più parlare di sé in questo inizio di campagna elettorale: Centrodestra per Barsanti, la terza gamba della coalizione che sostiene Fabio Barsanti a sindaco si è ufficialmente presentata alla città in corso Garibaldi, al bar “da Giò“. Ventisei candidati molti dei quali proveniente da esperienze in altre formazioni di centrodestra che hanno deciso di staccare il cordone ombelicale con i rispettivi partiti e scegliere di puntare su Barsanti.

"Mi è stato richiesto da molte persone - spiega lo stesso Barsanti - scontente da quanto fatto dai partiti tradizionali di centrodestra che a Lucca non hanno saputo costruire una propria classe dirigente, non imparando nulla dagli errori fatti in passato. Il centrodestra come lo abbiamo conosciuto non esiste più, basta vedere che due partiti a livello nazionale sono al governo e uno no: ci è stato chiesto di dare vita a una lista che rappresenti i valori di quell’area politica e che non si limiti a svegliarsi a due mesi dal voto. Lavoriamo per la sconfitta del centrosinistra che candida il Tambellini ter con Raspini, ma il centrodestra che ha fatto in questi anni? Noi non potevamo buttare il lavoro fatto".

Una lista che, peraltro, ha trovato la “sorpresa“ di un’altra formazione con un nome similare – Centrodestra per Lucca – che invece appoggia Mario Pardini, costituita a pochi giorni dal termine ultimo. "Si è trattata di una mossa di disturbo con nome e logo simili - aggiunge Barsanti - che però non ci spaventa. Semmai è una conferma che i tre partiti di centrodestra non rappresentano più il centrodestra se in quello schieramento si ricorre a una lista con quel nome: i valori del centrodestra, comunque, non sono quelli di chi ha fatto per anni finta di fare opposizione in consiglio".

Nella lista, volti noti sia della Lega che di Fratelli d’Italia, usciti dai rispettivi partiti, a partire dal capolista Enrico Cesari, dieci anni nella Lega: "Sono uscito quando ho capito che non c’era voglia di imparare dal passato, Barsanti ci ha subito accolto e ho trovato un ambiente dove c’è grande sintonia". Stesso percorso per Lorenzo Lucatelli, dieci anni con Fratelli d’Italia: "Sono uscito dopo mesi che la base non sapeva nulla delle trattative che hanno finito per far candidare Pardini. Dalle pacche e dai messaggi ricevuti, anche di persone che sono rimaste nel partito, sono convinto si possa fare bene: Barsanti ha fatto 1825 giorni di opposizione, ora servono 1825 giorni di suo governo".

Con Centrodestra per Barsanti anche Silvia Polli: "Condivido praticamente tutto il programma, a partire dalle proposte in materia turistica, dove serve maggiore collaborazione tra gli enti del territorio". Con Barsanti anche un altro esponente di lungo corso di Fratelli d’Italia, Roberto Martinelli: "Ero stanco di vedere quello che accadeva a Lucca, con l’inattività dei consiglieri, sia eletti, sia aggiuntisi dopo: Fabio è l’unico in grado di esprimere l’amore per questa città".

Fabrizio Vincenti