"Centrodestra, coalizione litigiosa e contraddittoria"

Francesco Raspini commenta la decisione di convergere su Mario Pardini. Sull’uscita di scena di Del Ghingaro dice: "Mi aspettavo questa scelta"

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La campagna elettorale per il centrosinistra è avviata già da mesi, dal giorno dopo le primarie, ma è inutile dire che è adesso che viene il bello. Ora che iniziano ad avere un volto anche gli altri candidati, (seppure con qualche incognita ancora) “il gioco“ ha un sapore diverso. L’assessore uscente Francesco Raspini ieri ha presentato i suoi candidati per Lucca Futura, una delle liste civiche che lo appoggiano, ed era un’occasione ghiotta per carpire commenti su quanto accade dall’altra parte. In particolare sui fatti degli ultimi giorni che dopo tante parole e congetture, hanno fatto chiarezza sullo scenario politico e scacciato qualche fantasma. Uno in particolare.

Cosa pensa della decisione di Del Ghingaro di non candidarsi? Se l’aspettava?

"Ho sempre pensato che quando si ha un impegno con gli elettori, la fisiologia è portarlo in fondo. Quindi ho sempre creduto che il sindaco di Viareggio sarebbe rimasto tale fino alla scadenza naturale del mandato".

Il centrodestra ha sciolto i dubbi convergendo su Mario Pardini. Che la corsa abbia inizio?

"Noi siamo già entrati nel vivo, con incontri sul territorio e tavoli di lavoro. Ovviamente adesso con un avversario avremo la possibilità di confrontarci. Certo è che, pur facendogli l’in bocca al lupo, questa è una decisione che ha delle contraddizioni. Le stesse persone che oggi lo appoggiano, fino a poco tempo fa elencavano i motivi per cui non poteva essere il candidato. Noto una coalizione divisa, litigiosa, che non è stato in grado di parlare di temi fino ad oggi. E mi pare che queste contraddizioni siano pronte a esplodere".

Questo potrebbe giocare a vostro favore?

"Il centrosinistra non si deve sedere sugli allori. Lucca è una città competitiva, dove centrodestra e centrosinistra si equivalgono. Il nostro obiettivo è continuare a fare un lavoro importante, in modo che definirei “strabico“. Ovvero con lo sguardo rivolto da un lato al posizionamento in Toscana e nell’area vasta, dove la connessione gioca un ruolo determinante sulla possibilità di attrarre capitali. A tal proposito si sta lavorando, anche con gli altri sindaci, sul progetto di una metropolitana di superficie che colleghi Lucca a Livorno e Pisa. Dall’altro bisogna guardare alle frazioni, ai quartieri, alle zone di confine, paesi che hanno le loro esigenze anche quotidiane, basiche".

A proposito di grande area, come immagina la collaborazione con Viareggio, e quindi con Del Ghingaro, alla luce delle ultime “tensioni“ politiche?

"Le tensioni politiche riguardano i politici ma gli interessi delle collettività prescindono. Vorrei essere un sindaco che guarda prima di tutto agli interessi dei nostri territori. Lucca e Viareggio non possono che collaborare, a partire dal piano culturale. Gli appuntamenti del triennio pucciniano devono essere gestiti in sinergia. Sia perché è il maestro di entrambi, poi perché le risorse del governo sono spendibili nella misura in cui siamo in grado di fare progetti che portano valore a tutte le comunità e non al posizionamento personale dei politici".

Teresa Scarcella