Che fosse un consiglio comunale richiesto per mettere il presidente Veronesi sul “banco degli imputati“, era chiaro fin da subito e l’opposizione non ha mai provato a nasconderlo. Ma forse neppure i consiglieri della minoranza sapevano ieri, prima di entrare in aula, di avere un’arma in più a disposizione. O forse si. Sta di fatto che a cambiare, fin da subito, l’evoluzione del consiglio comunale straordinario sul comitato per le celebrazioni pucciniane è stata la “famosa“ lettera degli accademici alla quale era stato fatto accenno su queste colonne alcune settimane fa. Una memoria del 9 gennaio scorso, firmata da Virgilio Bernardoni, in rappresentanza del presidente del centro studi Giacomo Puccini, Gabriella Biagi Ravenni e Michele Girardi, esperti nominati con decreto interministeriale, indirizzata al governo. Quattro pagine inizialmente secretate, come da regolamento del comitato, rese pubbliche durante la seduta straordinaria di ieri, nelle quali vengono mosse accuse pesanti. Entrando nel merito della memoria, oltre a una gestione disordinata e non trasparente, a verbali incompleti e a documentazione inviata in ritardo, di cui La Nazione aveva già scritto, vengono segnalate “iniziative della presidenza che vanno oltre le prerogative meramente organizzative e di rappresentanza“, si legge. E quali sono le spiegano subito dopo. Stando alla lettera il presidente avrebbe “introdotto una modifica di Regolamento trasformando in maggioranza semplice la maggioranza qualificata e applicando ex post gli effetti alle votazioni effettuate nella riunione precedente“, ovvero quella con cui i membri avevano bocciato la lista, presentata dal presidente, dei componenti dei comitato scientifico. La cui composizione non era, al 9 gennaio, ancora chiara al comitato promotore e all’interno del quale Veronesi si sarebbe autonominato, sempre secondo la memoria. Dopodiché “pur non rivestendo alcuna funzione gestionale diretta o delegata“ Veronesi “avrebbe emanato due bandi senza sottoporli all’approvazione preventiva del Comitato promotore“. "Soltanto a posteriori - si legge nella lettera - abbiamo appreso che il presidente ha un incarico dirigenziale in un ente che nella seduta del 9 novembre ha ottenuto il finanziamento di due propri progetti, e sempre a posteriori abbiamo riscontrato l’affidamento a Veronesi della direzione d’orchestra dei concerti di Capodanno della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago e del Teatro del Giglio di Lucca, finanziati con risorse del Comitato“. E poi ancora: "Si segnala che i preventivi trasmessi a più riprese dal Presidente al Comitato e proposti da professionisti per consulenze funzionali alle attività celebrative sono in molti casi di gran lunga superiori ai tariffari di riferimento degli Ordini professionali per la gestione di analoghe prestazioni". ts