Casa del Buglia, ancora scintille "Va ricostruita entro tre mesi"

Il Comune ordina a Kme di riportare alla condizione originaria il fabbricato. Se l’azienda non eseguirà, l’area andrà a titolo gratuito dall’amministrazione

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Il Comune di Barga torna alla carica nella vicenda del contenzioso con Kme per Casa del Buglia che nel giugno scorso aveva visto la decisione del Tar di respingere il ricorso presentato dall’azienda al tribunale amministrativo. Tutto nasce dall’ordinanza del luglio 2019 in cui il Comune imponeva a Kme di ricostruire fedelmente il fabbricato di Casa del Buglia ed altri fabbricati limitrofi, che Kme aveva però sempre sostenuto fossero crollati a causa del maltempo.

Senza l’ottemperanza della ricostruzione, diceva l’ordinanza, il comune avrebbe acquisito i terreni in questione. In realtà Kme ha sempre interpretato in chiave diversa quella sentenza e, come aveva affermato nei mesi scorsi anche lo stesso amministratore delegato Claudio Pinassi, secondo l’azienda la deliberazione del tribunale avrebbe annullato l’ordinanza di acquisizione coatta del comune. L’amministrazione però è andata avanti per la sua strada: ancora una volta l’ente intima di eseguire l’operazione entro 90 giorni di tempo, decorsi i quali e non ottemperato al provvedimento, acquisirà a titolo gratuito l’area. Il tutto appunto con un’ordinanza di remissione in ripristino a seguito delle "demolizioni eseguite in assenza di permesso a costruire, di autorizzazione paesaggistica e non conformi con gli strumenti urbanistici". Gli interventi richiesti sono appunto la fedele ricostruzione del fabbricato denominato Casa del Buglia; senza alterazione delle planimetrie, della sagoma, della posizione e dei materiali dei fabbricati oggetto degli interventi. Così come nella prima ordinanza del 2019, il Comune intima di eseguire l’operazione entro 90 giorni, decorsi i quali e non ottemperato al provvedimento, l’amministrazione informa che acquisirà a titolo gratuito al proprio patrimonio l’area in cui insisteva il fabbricato.

Il Comune ha rimodulato l’ordinanza rispetto al 2019, rifacendosi proprio alla sentenza del Tar del 18 giugno, che aveva respinto il ricorso di Kme per chiedere la sanatoria. Ricorso invece accolto per gli altri edifici oggetto dell’ordinanza iniziale del Comune. Per questo il Comune ha richiesto ancora una volta la fedele ricostruzione e invece ritiene ammissibile la presentazione di un’istanza di sanatoria e accertamento di conformità paesaggistica limitatamente alle opere eseguite sugli altri edifici (opere consistenti nella demolizione completa delle coperture di alcuni manufatti industriali).

Si riapre una questione che va avanti da più di un anno e si inserisce in un mese caldo anche per conoscere le risposte, le osservazioni di Kme, circa il preavviso di diniego che la conferenza dei servizi aveva inviato all’azienda riguardo il progetto del gassificatore. Preavviso nelle cui decisioni rientrava in parte anche la vicenda urbanistica legata a Casa del Buglia. Kme ha dovrà presentare le sue osservazioni entro il 30 novembre.

Luca Galeotti