Toscotec passa ai tedeschi di Voith, Mennucci resta ad

Il 90% dell'azienda di Marlia al colosso del cartotecnico. Continuità nella gestione. Agli stranieri un altro pezzo pregiato dell'economia lucchese

Un "lucido" di Toscotec esce dallo stabilimento di Marlia

Un "lucido" di Toscotec esce dallo stabilimento di Marlia

Lucca 23 dicembre 2019 - Toscotec, azienda leader in Europa nella fabbricazione di macchinari per la produzione del tissue passa in mani tedesche. Il gruppo Voith, con sede a Heidenheim, colosso mondiale nel settore delle tecnologie per il cartario ha acquisito il 90% del capitale della società per azioni con sede a Marlia. Il restante 10% rimane di Alessandro Mennucci, attualmente presidente e amministratore delegato, che manterrà quest'ultima carica anche dopo il passaggio della maggioranza al gruppo tedesco. A darne notizia, con un comunicato diffuso oggi è stata la stessa Toscotec, precisando che l'accordo è stato siglato venerdì scorso. Voith è gestita dai discendenti del capostipite che la fondò nel 1867 e rappresenta uno dei maggiori esempi globali nel campo del capitalismo familiare. Non quotata in borsa è fra i principali produttori mondiali delle tecnologie per il cartario, con eccellenze nei di macchinari per cartoncino e cartone onduilato. Con l'acquisizione di Toscotec, Voith raggiunge l'eccellenza anche nel settore della tecnologia per il tissue. Presente in 60 paesi, ha  20mila addetti e 4,4 miliardi di fatturato 

Strategie, piani di sviluppo, legame col territorio  restano invariati. Cambierà il board con forte rappresentanza di esponenti del gruppo tedesco. Il quale, acquisendo Toscotec sbarca nel distretto lucchese, vera e propria capitale europea e mondiale del tissue

Il trasferimento della maggioranza del capitale avviene a due anni esatti (dicembre 2017) dalla citazione di Toscotec fra le mille aziende europee e le prime 110 italiane considerate più innovative dalla Borsa di Londra. Da quel riconoscimento, Toscotec ha incrementato lo sviluppo, acquisendo una crescente leadership di mercato. Fondata nel dopoguerra da Sergio Toschi, deceduto nel 1981, Toscotec segnò il decollo agli inizi degli anni Duemila, grazie al  brevetto del "lucido" in acciaio. Ovvero del grande cilindro attorno al quale viene distribuita la pasta di cellulosa per produrre il tissue. L'uso dell'acciaio al posto della ghisa, impiegata fino a quel momento, garantì risparmio energetico e tempi più brevi di installazione del macchinario, rivoluzionando il settore.

Con Toscotec passa in mani straniere un altro gioiello dell'economia lucchese. Nel cartotecnico, altra "firma" tedesca è Korber che da anni controlla Fabio Perini spa. Oltre a Valley e Andritz, nel campo delle tecnologie per la carta si segnala dal 2017 il gruppo cinese Dong Fang che detiene il 100% di Fosber, specializzata nelle tecnologie per il cartone ondulato. Numerosi  gruppi internazionali della produzione di tissue hanno investito in aziende della Lucchesia che fabbricano tovaglioli, fazzoletti, carta igienica. per i mercati di tutto il mondo.

Fuori dal cartario  Tagetik (tecnologie per ufficio) è passata dal marzo 2017 agli olandesi di Wolters Kluwer. Nel campo dello spettacolo ancora una firma tedesca: la Cts Eventim che ha rilevato da oltre un anno la maggioranza della Di&Gi, organizzatrice di eventi di caratura mondiale, fra i quali il Lucca Summer festival