Sos bullismo: agenti anche in classe durante le lezioni

Una ulteriore misura per arginare il fenomeno emersa dal vertice fra forze dell'ordine e dirigenti scolastici

Bullismo, il servizio delle Iene

Bullismo, il servizio delle Iene

Lucca, 24 aprile 2018 - Un vertice in questura per studiare il modo di arginare il femomeno del bullismo nelle scuole, o comunque di coglierne in anticipo i segnali. Ieri mattina in questura si è tenuto un incontro tra il questore Vito Montaruli, il provveditore agli studi Donatella Buonriposi, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Giuseppe Arcidiacono e i dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria superiore della provincia su questo scottante tema. Dalla riunione è emerso che la problematica interessa tutti gli ambienti scolastici: gli stessi dirigenti hanno richiesto la collaborazione delle forze dell’ordine per attuare da subito interventi preventivi, tra cui l’intensificazione di tutte quelle iniziative, già in corso da tempo, di educazione alla legalità e di illustrazione delle tematiche del bullismo e della violenza di genere.   Questo avverrà con il concreto apporto degli operatori di polizia, la cui presenza potrà comunque essere richiesta anche all’interno degli istituti scolastici dai rispettivi dirigenti anche durante lo svolgimento delle normali attività. Si tratta del primo di una serie di incontri che coinvolgeranno anche le scuole secondarie di primo grado e le scuole primarie, per fare in modo che anche i ragazzi più piccoli siano consapevoli del disvalore e delle conseguenze negative delle prevaricazioni nei confronti di coetanei e docenti. I rappresentanti di polizia e carabinieri hanno evidenziato la necessità di segnalare per tempo le situazioni a rischio e di denunciare i fatti di reato eventualmente verificatisi all’interno delle scuole. Sono stati individuati referenti delle forze dell’ordine ai quali i direttori scolastici potranno far capo allorquando ritenuto necessario.   Il provveditore ha sottolineato che saranno messe in atto misure preventive con linee guida univoche da applicare per tutti gli istituti della provincia; all’inizio di ogni anno scolastico i regolamenti scolastici, già in vigore, saranno divulgati a tutti, anche con appositi corsi di formazione rivolta anche ai genitori. Intanto va avanti l’inchiesta della procura minorile di Firenze che vede 6 studenti indagati per le minacce e le violenze al professore, diffuse nei video finiti sui social (in alto il servizio de «Le Iene» su Italia1). Polizia postale e squadra mobile stanno vagliando il materiale sequestrato ai ragazzi, per capire chi ha diffuso quei video al di fuori del gruppo Whatsapp degli studenti. Nel mirino ci sarebbero altre tre persone. Invece gli interrogatori dei principali protagonisti, com’era prevedibile, saranno effettuati solo tra una decina di giorni, anche per calmare un po’ le acque.