Blitz in classe con il cane antidroga: due studenti nei guai

I controlli della Polizia: due studenti di 17 e 18 anni beccati con hashish e marijuana

I controlli all'uscita della scuola

I controlli all'uscita della scuola

Lucca, 18 settembre 2018 - A seguito di accordi tra le autorità scolastiche e la Questura, nell’ambito di un progetto ministeriale volto a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, tra i giovanissimi, stamattina la Polizia di Stato ha operato mirati controlli negli istituti superiori lucchesi. Con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia di Stato e del pastore tedesco “Mia”, gli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Lucca i Polizia hanno effettuato i controlli all’ingresso di un liceo, con grande stupore degli studenti.

Successivamente, durante le lezioni, Mia ha fatto ingresso in alcune classi dell’Istituto Giorgi, dove due ragazzi sono risultati positivi al controllo. Il primo ha consegnato spontaneamente 3 grammi di marijuana, nascosta nei pantaloni, il secondo ha provato a disfarsi di un grammo di hashish, custodito all’interno di un pacchetto di sigarette che ha gettato dalla finestra. I poliziotti, avendo notato il gesto, hanno recuperato lo stupefacente; il giovane ha poi ammesso di farne uso.

Entrambi gli studenti, di 17 e 18 anni, verranno segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti ed avviati ad un programma educativo. Rispetto delle regole e prevenzione contro ogni forma di comportamento deviante sono le finalità dell’attività che costantemente la Polizia di Stato predispone per monitorare la popolazione studentesca: gli incontri, i dibattiti, le manifestazioni e i “servizi” mirati, come quello odierno, hanno protagonista l’adolescente, che va tutelato ed adeguatamente formato per vivere consapevolmente in un contesto sociale che può offrire anche modelli negativi.

 

La Polizia di Stato intende scoraggiare i giovanissimi all’uso delle droghe, per gli evidenti risvolti negativi sulla salute oltre che per le conseguenze amministrative o penali legate alla detenzione, e al tempo stesso lanciare un chiaro segnale a chi pensa di incrementare il “business” spacciando tra i giovanissimi.