Lucca, 9 febbraio 2018 - Eseguite dalla polizia cinque misure di custodia cautelare, quattro in carcere e una ai domiciliari, nell'ambito di indagini relative a furti in abitazione commessi a Lucca tra settembre e dicembre 2017. Tutti gli arrestati risiedevano nel campo nomadi di Maggiano.
In carcere sono finiti tre uomini e una donna di origine sinti. Ai domiciliari la compagna di uno degli arrestati. Secondo le indagini, condotte dalla squadra mobile e dirette dalla procura di Lucca, il gruppo criminale sarebbe responsabile di almeno sei furti in abitazione.
In uno dei colpi, messo a segno in una casa di via Sant'Alessio, furono portati via 5 chilogrammi d'oro. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, le due donne, individuati gli obiettivi da colpire, eseguivano dei veri e propri sopralluoghi negli appartamenti con la scusa di vendere dei fiori ai proprietari. I furti venivano poi messi a segno dai tre complici.
Gli investigatori hanno identificato i malviventi dopo essere risaliti a una delle auto usate, intestata a una delle donne e di cui la stessa proprietaria avrebbe poi simulato il furto per tentare di depistare le indagini. Il gruppo è accusato anche di aver derubato un'anziana della borsa, il 24 novembre scorso nei pressi di un cimitero, e di aver rubato su un'auto in sosta il 30 dicembre.