Bill Bowerman, i waffel, la Nike e le banane

Bill Bowerman, classe 1911, oltre che un grande centometrista fu anche un super allenatore con un ricchissimo palmarès: medaglie olimpiche e tanti titoli mondiali. Fiore all’occhiello le 4 medaglie d’oro di Jesse Owens nelle olimpiadi di Berlino del 1938.

La sua passione ovviamente erano i cento metri, in quegli anni notevolmente sopra i 10 secondi; egli però aveva intuito che oltre alla preparazione atletica bisognava migliorare il grip delle scarpette da corsa per una partenza veloce e scattante.

L’intuizione gli venne una sera mentre la moglie preparava dei Waffles, dolci croccanti con la simpatica struttura a griglia. Disegnò quindi delle scarpe con suole “grigliate” che in effetti permisero agli atleti scatti più grintosi rispetto a quelle ottenute con le classiche scarpette dalle suole lisce. Fu un successo così grande che indusse Bowerman a fondare la Nike colosso dell’abbigliamento sportivo.

Ma le sue intuizioni non finirono qui; egli fu il primo a capire che riempire gli atleti di bistecconi eliminando pane e pasta era solo lesivo sia per la salute che per le prestazioni. Sapeva bene che mangiare troppa carne rallentava le prestazioni visti i lunghi tempi di digestione di questo alimento. E quindi fu il primo ad introdurre negli Usa un’abitudine copiata ai rematori livornesi che, nel ’34, vinsero una medaglia di argento alle olimpiadi di Los Angeles: un piatto di pasta asciutta tre ore prima della gara.

I vantaggi di questo piatto sono tanti: in primis una altissima digeribilità. E poi una scissione lenta dei suoi carboidrati che diventano nelle ore dello stress sportivo una fonte regolare e costante di energia.

Attualmente la moderna dietolorpasta le banane ricche anche esse in amidi a lenta scissione. E infatti spesso vediamo campioni di tennis sbocconcellare pezzetti di banana nelle lunghe partite dello slam in modo da avere dosi di energia costanti e continue senza appesantire l’organismo e senza cali energetici.