I nuvoloni annunciavano tempesta. Da una parte i lucchesi della città delle 100 chiese perplessi di fronte a una parata di Carnevale in salsa viareggina, dall’altra i viareggini e il timore di essere “scippati“ della propria creatura. A condire il tutto il fatto che tra i due “popoli“ non sia mai corso buon sangue. Eppure ieri il Carnevale sulle Mura, connubio senza dubbio ardimentoso, alla fine pare aver messo d’accordo tutti, sfociando in un fiume in piena di 20mila persone e in una festa senza se e senza ma. Ma la storia non si cancella, ci ricorda l’ex sindaco Alessandro Tambellini. “Molto probabilmente comunque anche Bitonto sarebbe rimasto soddisfatto – dichiara l’ex sindaco ricordando il personaggio lucchese inventato da Egisto Malfatti – , poiché riteneva che la storica rivalità tra Lucca e Viareggio si potesse superare con un trattato di pace onorevole per le parti, che prevedeva appunto anche il Carnevale di Viareggio a Lucca“. Clausola del trattato era nientemeno che “Viareggio dev’esse scancello dalla carta geofragica, e richiamassi col nome che di giustizia si merita, verosia Lido di Lucca…. Ladra tera!“ Fino ad ora il trattato non è stato firmato dalle parti e pace vera non c’è stata – sottolinea Tambellini. Che sia questa la volta buona? Per gli araldi e i difensori della “lucchesità” potrebbe essere una vera occasione. Mah!..... Chi vivrà vedrà“. Intanto Lucchetto, la maschera lucchese, ha incontrato Burlamacco, e dici poco. E Vespa Club in grande spolvero alla Casermetta San Frediano, ha fatto la gioia di grandi e piccoli, presa d’assalto per i selfie in maschera. E il gran finale di una sfilata che ha portato una fiumana di gente in città – beati i locali che ci hanno creduto e che sono rimasti aperti – lascia ben poco spazio a libere interpretazioni. Compresa la tordellata in piazza San Francesco. I tordelli alle 20 erano già finiti. I ristoratori ne avevano portati oltre duemila, ma non sono bastati. E la festa di Manolo Strimpelli, balli, allegria e ’trenini’ a gogo, ha fatto il resto. L’edizione zero ha vinto.  Laura Sartini

Cronaca

I nuvoloni annunciavano tempesta. Da una parte i lucchesi della città delle 100 chiese perplessi di fronte a una parata di Carnevale in salsa viareggina, dall’altra i viareggini e il timore di essere “scippati“ della propria creatura. A condire il tutto il fatto che tra i due “popoli“ non sia mai corso buon sangue. Eppure ieri il Carnevale sulle Mura, connubio senza dubbio ardimentoso, alla fine pare aver messo d’accordo tutti, sfociando in un fiume in piena di 20mila persone e in una festa senza se e senza ma. Ma la storia non si cancella, ci ricorda l’ex sindaco Alessandro Tambellini. “Molto probabilmente comunque anche Bitonto sarebbe rimasto soddisfatto – dichiara l’ex sindaco ricordando il personaggio lucchese inventato da Egisto Malfatti – , poiché riteneva che la storica rivalità tra Lucca e Viareggio si potesse superare con un trattato di pace onorevole per le parti, che prevedeva appunto anche il Carnevale di Viareggio a Lucca“.
Clausola del trattato era nientemeno che “Viareggio dev’esse scancello dalla carta geofragica, e richiamassi col nome che di giustizia si merita, verosia Lido di Lucca…. Ladra tera!“ Fino ad ora il trattato non è stato firmato dalle parti e pace vera non c’è stata – sottolinea Tambellini. Che sia questa la volta buona? Per gli araldi e i difensori della “lucchesità” potrebbe essere una vera occasione. Mah!..... Chi vivrà vedrà“. Intanto Lucchetto, la maschera lucchese, ha incontrato Burlamacco, e dici poco. E Vespa Club in grande spolvero alla Casermetta San Frediano, ha fatto la gioia di grandi e piccoli, presa d’assalto per i selfie in maschera.
E il gran finale di una sfilata che ha portato una fiumana di gente in città – beati i locali che ci hanno creduto e che sono rimasti aperti – lascia ben poco spazio a libere interpretazioni. Compresa la tordellata in piazza San Francesco. I tordelli alle 20 erano già finiti. I ristoratori ne avevano portati oltre duemila, ma non sono bastati. E la festa di Manolo Strimpelli, balli, allegria e ’trenini’ a gogo, ha fatto il resto. L’edizione zero ha vinto. 
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Bilancio di Carnevale, una festa da en plein    

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