Bar e ristoranti, la svolta. Da oggi anche all’interno

Gli operatori: “E’ un passo in avanti, ma sarebbe servito più a maggio“. Tutti convinti a non alzare i prezzi, spuntano i primi turisti tedeschi e inglesi

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Da oggi si torna a poter mangiare dentro le sale dei ristoranti, e a consumare al banco nei bar. Piccole grandissime conquiste che Confesercenti, e il responsabile pubblici esercizi Gino Cervelli, saluta con entusiasmo.

“Che si può dire – commenta lo chef Giuliano Pacini, titolare della Buca di Sant’Antonio –: che festeggeremo la novità come meglio sappiamo fare, ovvero lavorando. La cosa bellissima è il calore dei clienti che ci sottolineano loro stessi queste novità. Abbiamo sofferto tantissimo come settore, ora occorre tenere duro e guardare avanti. Con il favore, anche, dei turisti. Nell’ultima settimana ne abbiamo rivisti un po’. Con il ’fare’ cercheremo di dimenticare ciò che è stato“. Prezzi fermi, nessun ritocco, è ciò che ci assicurano tutti i quattro i nostri intervistati, tra cui il titolare della Trattoria da Gigi, Carmine Mariniello: “Si lavora bene nel fine settimana, meno nella settimana – dice –. Consola vedere i primi turisti, tanti italiani del Nord, soprattutto Lombardia, Veneto, Piemonte, e anche tanti tedeschi della Baviera. I tedeschi sono più avanti nelle vaccinazioni e quindi vanno più liberamente in giro. Hanno il green pass direttamente caricato sul telefono cellulare. I prezzi? Assolutamente non si toccano. Non è proprio il momento. Sono d’accordo con il premier Draghi, non è il momento di prendere ma quello di dare. E noi allo stesso prezzo cerchiamo di dare più qualità“.

Al ristorante All’Olivo il punto forte resta la clientela locale e fidelizzata, compreso gli stranieri che hanno case in zona. “Poter apparecchiare anche all’interno ci aiuta, soprattutto nelle serate con il meteo non proprio ben disposto come è stato praticamente per tutto maggio – dichiara Corrado Petretti –. Ma non cambia troppo la realtà delle cose: noi l’anno scorso siamo stati aperti solo 90 giorni. I ristori si sono visti due mesi fa mentre i contatori hanno continuato a girare e la materia prima non ha ceduto un centesimo sul prezzo. Ma cerchiamo di guardare avanti per le nostre famiglie e quelle dei nostri dipendenti“. Bellissimo lo spazio all’aperto, sotto le Mura, di Giulio in Pelleria. Ma i camerieri e la titolare stessa, Marilina Sari, hanno preso acqua e grandine durante il servizio di questo pazzo maggio. “I clienti preferiscono sempre stare fuori, anche ora che possiamo apparecchiare all’interno ci chiedono il tavolo all’aperto – dice –. Però sarà bello non attraversare più queste due sale vuote. La svolta sarà quando toglieranno il coprifuoco, o lo sposteranno alla mezzanotte. Il fatturato a quel punto cambierà perchè tanti clienti arrivano fino anche alle 22.30“.

L.S.