Bambina nasce morta, la Procura di Lucca apre inchiesta

Dramma al San Luca: la madre stava portando a termine la gravidanza senza particolari problemi, poi la situazione è precipitata in poche ore

Il San Luca

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Lucca, 11 febbraio 2022 - Quello che doveva essere un lieto evento si è trasformato in un dramma per una donna, italiana, di 36 anni. Dopo nove mesi nel ventre materno, martedì mattina la sua bimba è nata morta al San Luca, dove la donna era ricoverata. Adesso a far chiarezza sarà la procura della Repubblica di Lucca che, come da prassi, ha aperto un fascicolo di indagine per capire le cause del decesso e soprattutto stabilire se ci sono o meno eventuali responsabilità umane.

La donna si trovava in ospedale perché avrebbe dovuto partorire di lì a poco. Era la prima volta per lei. La gravidanza stava giungendo praticamente al termine e fino a quel momento non erano emersi particolari problemi che facessero anche solo pensare ad una gravidanza a rischio. Poi, però, qualcosa deve essere andato storto.

La 36enne ha iniziato ad avvertire i primi campanelli d’allarme martedì mattina, quando il suo corpo le ha mandato dei segnali che le hanno subito fatto capire che c’era qualcosa che non andava. Così, preoccupata per la sua bambina e per la sua salute, ha prontamente allertato medici e infermieri del reparto, spiegando loro cosa era appena accaduto. Il personale ospedaliero, dopo aver visitato la degente, ha evidentemente riscontrato delle criticità e delle anomalie a tal punto da decidere di intervenire nell’immediato.

La donna è stata quindi sottoposta a un cesareo d’urgenza, ma purtroppo per la sua piccola non c’era più nulla fare. Sono stati inutili i tentativi di rianimarla. La bimba era deceduta ancor prima di venire alla luce. Un dolore per la 36enne difficile anche solo da immaginare. Da un’indagine interna all’ospedale, avviata subito dopo come avviene di consueto in questi casi, non sarebbero emersi errori o responsabilità. Adesso toccherà alla Procura far luce. Il pm di turno, Salvatore Giannino, una volta ricevuta la comunicazione del decesso ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. La prassi vuole che vengano identificati tutti gli operatori sanitari che hanno prestato cure e soccorso alla donna, nonché chi ha effettuato il cesareo d’urgenza. Nel frattempo sono stati preparati gli avvisi per gli accertamenti irripetibili e la polizia ha già provveduto a sequestrare la cartella clinica della donna. Dopodiché saranno analizzati tutti i passaggi e verrà nominato il medico legale incaricato di effettuare l’autopsia sul corpicino della bimba. Esame che potrebbe essere fatto già lunedì e dal quale potrebbero arrivare le prime risposte.

T.S.