Lucca: terrorizzano i coetanei, presa baby gang

I carabinieri hanno denunciato quattro giovanissimi lucchesi, tra i 14 e i 16 anni, per minacce, tentata rapina ed estorsione

Lucca, 29 maggio 2022 - Si aggirano per il centro storico con fare da bulli, costringendo i loro coetanei a dargli quello che hanno: soprattutto soldi, ma anche cellulari o qualsiasi cosa possa attirare la loro attenzione. Lo fanno con le minacce, talvolta pesanti, oppure arrivando a utilizzare la forza. Una storia, questa, sentita purtroppo tante volte, anche nella stessa Lucca che, nonostante sia per molti versi una realtà tranquilla (più di molte altre sicuramente), non è comunque esente da certi fenomeni tra cui, appunto, quello delle baby gang. Si chiamano così perché solitamente i protagonisti sono tutti giovanissimi. In questo caso sono quattro, tutti minorenni. Vivono in quartieri diversi, tra il centro e la vicina periferia, hanno un’età compresa tra i 14 e i 16 anni, lucchesi, con alle spalle famiglie apparentemente senza nessuna problematica particolare (a parte uno di loro). Eppure un qualche tipo di disagio sociale è evidente. Per loro è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria da parte dei carabinieri. Le accuse mosse nei loro confronti sono pesanti alla luce soprattutto della loro giovane età: si va dalla minaccia, alla tentata rapina fino all’estorsione.

I fatti portati alla luce sono accaduti tra il 18 aprile e il 14 maggio. Giorni in cui i quattro avrebbero preso di mira sempre i soliti ragazzi, di 13 e 14 anni, rubandogli dei soldi dietro minacce e percosse. A far scattare l’accanimento un futile battibecco sulle mura nato da uno scontro in bici e monopattino. Da lì sono iniziate le vessazioni. Due gli episodi in particolare: il 23 aprile in Piazza Napoleone, il branco ha accerchiato un 14enne e dopo averlo bloccato lo hanno costretto con minacce e schiaffi a consegnargli il denaro che aveva con sé: 130 euro, erano il regalo di Pasqua dei nonni. L’altro, invece, risale al 14 maggio, quando hanno fatto lo stesso con altri due, sempre adolescenti, ma riuscendo a far bottino di pochi spiccioli.

Le indagini sono scattate in seguito alle segnalazioni delle stesse vittime, dopo che per giorni avevano smesso di frequentare i soliti posti proprio per evitare di incontrare il gruppo. I genitori, preoccupati, hanno convinto i loro figli a denunciare. I riscontri con le telecamere hanno poi confermato l’identità dei quattro soggetti che, tra l’altro, erano già conosciuti ai carabinieri perché più volte fermati per i loro atteggiamenti spavaldi. I militari, tra l’altro, hanno i motivi per credere che quelle individuate non siano le uniche vittime della baby gang. È molto probabile che il fenomeno sia più diffuso di così e questi episodi più abituali di quanto emerso fino ad oggi.