"Fuori dal tunnel giudiziario dopo 14 anni"

Claudio Imbriani, ex direttore Bnl, era finito sotto inchiesta nel 2007 per truffa. Solo ora Appello e Cassazione l’hanno riabilitato

Claudio Imbriani

Claudio Imbriani

Lucca, 8 dicembre 2021 - Assolto da ogni accusa, addirittura con un doppio pronunciamento della Corte di Cassazione diventato ora irrevocabile. Tutto cancellato: per i giudici non c’era alcuna traccia di reato nella sua condotta. La gioia dell’ultima e definitiva assoluzione è un grido di felicità che si strozza però presto in gola, quando il protagonista di questa lunga vicenda giudiziaria si volta indietro e riflette sul fatto che sono trascorsi ormai ben 14 anni dall’inizio di quell’inchiesta che gli ha stravolto la vita. Claudio Imbriani, 70 anni, ex direttore e capo area della Bnl di Lucca dal maggio 1997 al settembre 2002, anche grazie all’avvocato Alberta Cagnacci, è appena uscito da un tunnel che non augurerebbe a nessuno. Ora guarda avanti, ma per un lungo periodo, lui che guadagnava anche 200mila euro l’anno, ha dovuto persino vivere con l’assegno sociale di poche centinaia di euro.

"Tutto iniziò – racconta Imbriani – nel pomeriggio del 28 novembre 2007. Trasferito a Roma, stavo per realizzare l’ennesimo e all’epoca inatteso successo nazionale per Telethon 2007. Mi fu consegnata a mano una lettera con cui la BNL avanzava eccezioni su alcune pratiche nei miei confronti, sospendendomi a suo dire “cautelarmente”. Poi fu depositato un esposto alla Procura di Lucca, relativo a pratiche di affidamento (nella massima parte garantite da ipoteca) effettuate dall’Area Territoriale Lombardia, della quale io ero il Direttore Retail, Private Banking e Pubblica Amministrazione, e dall’Area Territoriale Toscana / Umbria - Filiera organizzativa Corporate. All’epoca ricoprivo anche un incarico nel gruppo RAI, ovvero in RAI TRADE S.p.A., dal 2004 al 2007 (nell’ultimo biennio con delega per la supervisione finanziaria) usufruendo sostanzialmente solo di giorni di ferie. Mi crollò il mondo addosso".

Imbriani fu indagato per concorso in truffa ai danni della banca, finì ai domiciliari e gli fu contestata anche l’associazione a delinquere, quale associato dall’imputato principale Giovanni Tronci, per una vicenda di grosse speculazioni immobiliari e mutui a Lucca. In primo grado nel 2014 fu assolto dall’associazione a delinquere, ma condannato per due pratiche. Poi però arrivarono una serie di sentenze favorevoli, che smontarono una per una le accuse, anche se con un doppio rimpallo tra Appello e Cassazione che ha richiesto anni e anni di battaglie in aula. "Nel giugno 2019 – sottolinea Claudio Imbriani – una sentenza della Corte di Cassazione mi assolse per il reato di partecipazione a falso preliminare, rinviando per la seconda volta (dopo l’assoluzione integrale dopo il mio appello per la sola residua condanna comminata dal Tribunale di Lucca) alla Corte di Appello di Firenze e chiedendo in particolare di precisare per quali motivi ero stato perseguito in assenza di prove documentali, intercettative e assertive (alias testimoniali)".

"La Corte di Appello di Firenze - 1ª Sezione Penale, con sentenza del 22 giugno 2021 divenuta definitiva, ovvero irrevocabile, il 5 novembre scorso, mi ha definitivamente assolto dalle residue condanne del Tribunale di Lucca con formula piena, nel caso della pratica “Nuovi Investimenti S.r.l.” perché il fatto non sussiste (così pure erano state motivate tutte le precedenti assoluzioni del Tribunale di Lucca) e , nel caso della pratica “Gruppo Costruzioni S.r.l.”, per non aver commesso il fatto". "Per entrambi i casi – aggiunge Imbriani – in sentenza sono state espresse perplessità per il comportamento della banca, che ovviamente mi riservo di riprendere, con invero tanto altro, in diversa sede: in particolare per palesi difformità dalla realtà contenute fin dalla lettera di contestazioni disciplinari, poi confluita nell’esposto denuncia della BNL. Ora è arrivato il momento di cominciare a ricordare chi era stato effettivamente il direttore Claudio Imbriani e quanto ha fatto per la sua Filiale di Lucca e per la BNL, entrata a far parte del Gruppo BNP Paribas nel 2006. In altri termini è il momento della verità e del riscatto, “in primis” morale di chi ha tanto dato e poi, invece... patito. Ho avanzato tramite l’avvocato Alberta Cagnacci una richiesta di risarcimento danni".

"Intendo mantenere sempre la dignità e il rispetto – conclude Imbriani – verso l’istituzione cui ho dato la massima parte della mia vita lavorativa, che invece mi ha costretto addirittura a chiedere, per sopravvivere, un assegno sociale di mantenimento per il periodo maggio 2017 - giugno 2018, laddove il solo più ristretto nucleo famigliare era composto da 4 persone, una delle quali ancora oggi in tenera età".