Armi e munizioni nel Parco: nei guai un imprenditore

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E’ finito nei guai un imprenditore dell’Alta Garfagnana, sorpreso dai Carabinieri Forestali di Camporgiano mentre introduceva armi e munizioni all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Una volta riscontrata la flagranza di reato è stata eseguita la perquisizione all’autoveicolo all’interno del quale sono stati rinvenuti 6 coltelli e una mannaia. A quel punti è scattata anche la perquisizione domiciliare attraverso la quale è stata accertata la presenza di munizionamento custodito in modo non regolare e facilmente accessibile al figlio minore. All’imprenditore, denunciato a piede libero alla Procura, sono stati sequestrati il fucile e circa 150 munizioni di vario calibro, ed è stato ritirato il porto d’armi e tutte le armi dallo stesso detenute. La persona indagata per numerosi reati in materia di detenzione di armi e violazione delle norme della legge quadro sulle aree protette rischia, oltre alla condanna penale, il definitivo ritiro della licenza di caccia e del porto d’armi.