Approvato il bilancio: rosso di 2,8 milioni

Ma l’amministrazione è positiva: "Siamo in attivo di 700mila euro; partivamo sotto di 3 milioni e mezzo della gestione precedente"

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Il consiglio comunale riunitosi venerdì ha approvato il rendiconto consuntivo 2021. Nella parte di competenza, il rendiconto registra un un avanzo di circa 700mila euro. Ma il 2021, precisa l’amministrazione, non partiva da zero ma purtroppo dal segno meno di oltre 3 milioni e mezzo, derivanti della gestione 2020. "Quel segno meno è frutto in buona parte di un problema tecnico legato ai tempi del dissesto e alla restituzione dell’anticipazione di cassa – commenta la sindaca Simona Barsotti –: un problema di leggi, di cui però nel momento della decisione sbagliata del dissesto si sarebbe dovuto tenere conto". I tre milioni e mezzo di rosso, sommati ai 700mila euro di attivo, danno comunque un segno meno di 2 milioni e 800mila euro. "Il disavanzo residuo di 2,8 milioni adesso va recuperato nel bilancio ordinario e questo rappresenta una ulteriore difficoltà nella chiusura del bilancio di previsione 2022 – spiega il consigliere delegato al bilancio Adolfo Del Soldato –; è un’altra prova del fatto che il dissesto non ha risolto nessun problema e ne ha creati molti".

Il rendiconto segnala anche aspetti positivi, quali il buon andamento delle entrate, l’assenza di elementi di deficitarietà strutturale, il basso indebitamento del comune in calo ormai da dodici anni. "Nel medio periodo, sono questi elementi che confortano e indicano una prospettiva positiva – conclude la Barsotti –; nel breve c’è da togliere il Comune dal pantano del dissesto, un obiettivo al quale stiamo lavorando con determinazione e attraverso un costante rapporto con tutti gli organismi interessati. Siamo in una fase in cui c’è ancora da soffrire come comunità, ma nella convinzione che ne usciremo".

I dati tuttavia vengono letti in una prospettiva completamente diversa dalla minoranza di Fratelli d’Italia, e in particolar modo dall’ex sindaco Alberto Coluccini (nella foto a destra): "Il disavanzo 2020 di 3,5 milioni di euro è l’eredità lasciata della giunta di centro sinistra 2009-19 e di responsabilità della sindaca Barsotti, del vice Rosi e del consigliere al bilancio e risanamento Del Soldato (nella foto a sinistra) – commenta –; è la prova tangibile che il Comune era ed è in dissesto. Ricordo che nel 2019 il disavanzo lasciatomi era di 16 milioni e che nel 2021 è a 2,8 milioni e sono derivanti dal residuo dei soldi che hanno preso impropriamente in banca senza la capacità di restituirli dal 2013 in poi. Avrei potuto fare meglio, ma purtroppo la mia esperienza si è conclusa prematuramente e l’azione di risanamento si è interrotta".