"Andrea sul tetto del mondo, che impresa"

Lanfri e il compagno di cordata Luca Montanari sono saliti sulla vetta dell’Everest a 8849 metri. E’ il primo pluriamputato a riuscirci

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Che impresa! Andrea Lanfri, il 35enne l’atleta paralimpico lucchese, accompagnato dalla guida alpina Luca Montanari, è salito sulla vetta del monte Everest, il tetto del mondo a quota 8849 metri. Sembrava impossibile per un pluriamputato raggiungere un obiettivo del genere, ma la tenacia e la forza d’animo di Andrea hanno superato anche questo ostacolo. Al posto delle gambe, Andrea ha due protesi metalliche. Le avea perse a soli 29 anni, nel gennaio 2015, a causa della meningite con sepsi meningococcica che gli ha fatto amputare anche sette dita delle mani.

"Ma che meraviglia, quella di Andrea è un’impresa eccezionale sotto ogni profilo, sono commosso", commenta l’avvocato Florenzo Storelli, suo grande amico, che l’ha sostenuto in tutto questo progetto. "Ci siamo allenati insieme per tre mesi. Una roba durissima, perché lui è incredibile, non si ferma davanti a nulla. Quando arrivò da me per chiedermi consiglio, io decisi di aiutarlo a far conoscere il suo progetto e a convogliare gli sponsor. Sarei dovuto andare con lui in Nepal a fine marzo e accompagnarlo nel percorso trekking fino al campo base sopra quota 5000. Poi tre giorni prima di partire mi sono beccato il Covid e con grande tristezza ho dovuto rinunciare...".

Anche il Panathlon Club di Lucca si congratula "con il socio e amico Andrea Lanfri per la nuova straordinaria impresa compiuta alle 6 ora locale, quando in Italia era da poco passata l’una della notte del 13 maggio". "La storia di Andrea – sottolinea il Panathlon – è emblematica e prodigiosa: dalla terribile malattia (meningite fulminante con sepsi meningococcica) che l’ha colpito in modo improvviso e violento nel 2015 alla rinascita e ai successi paralimpici (nel 2017 ha vinto la medaglia d’argento, con la staffetta 4x100 italiana, ai campionati mondiali di Londra) fino al suo ritorno in montagna con arrampicate in parete, effettuate con le protesi, sulle vette più alte e impervie del mondo".

"Grazie alla sua voglia di lottare e di vincere è diventato un grande atleta, dimostrando che nella vita tutti gli ostacoli, anche quelli apparentemente insormontabili, possono essere affrontati con coraggio e determinazione e quindi superati. Con la forza di volontà e nonostante gli handicap si possono infatti raggiungere tutti i “tetti” del mondo".

"Complimenti ad Andrea Lanfri per lo splendido esempio di coraggio e tenacia che ci ha regalato scalando l’Everest. Fondazione Banca del Monte di Lucca è felice di essere tra le istituzioni che lo hanno accompagnato nella sua eccezionale impresa", sono le parole di Andrea Palestini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca.

Oltre alla Fondazione BML e alla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, hanno sostenuto l’impresa di Landri la Italiana Assicurazioni, Össur, Grive, Michelotti Ortopedia, Martinelli Assicurazioni, La Sportiva, Ferrino Outdoor, Vibram, Bonifanti panettoni e colombe, Paper Board Alliance, Ollo Store, Caffè Bonito, BE4 Innovation, Alambicco Academy, Alpipan, Isolex e Del Debbio SpA. E lassù sulla vetta dell’Everest adesso c’è un po’ di Lucca.

Paolo Pacini