Domani sarà un’altra tappa fondamentale, tassello con cui si tenta la difficile ricostruzione del mosaico in casa Koerber, ex Perini, di Mugnano. L’aria che tira è tutta nello schematico aggiornamento sulla vertenza diffuso dalle Rsu, che a fronte dei 90 esuberi annunciati dai vertici della multinazionale tedesca, e “in attesa di disponibilità positiva da Koerber“, annunciano uno sciopero per oggi così articolato: operativi dalle 8 alle 10, part time dalle 8 alle 9 con presidio al cancello dalle 7.15, impiegati dalle 8.30 alle 10.30, part time dalle 8.30 alle 9.30 con presidio al cancello anche in questo caso dalle 7.15. “Inoltre – fanno sapere le rappresentanze dei lavoratori – proseguiamo il blocco degli straordinari ad ogni livello“. L’invito è aperto anche a chi sulla carta non è direttamente coinvolto ma in realtà lo è. “Data la prospettiva poco confortante per tutto il contesto produttivo sono caldamente invitate a partecipare – è l’appello delle Rsu – anche le aziende esterne in appalto“. “Le nostre manifestazioni di dissenso proseguono - evidenziato i rappresentanti sindacali dei lavoratori – in attesa di disponibilità positiva da Koerber degna della storia migliore di questa realtà“. Intanto prosegue il mandato esplorativo tra azienda e sindacati per mettere a fuoco i numeri di chi può raggiungere la pensione, anche facendo “ponte“ con Naspi e cassa integrazione. E’ la soluzione più indolore anche se, secondo quanto riferito dai sindacati, pare non essere sufficiente per l’azienda di Mugnano. Una situazione ancora difficile anche se il segretario generale Rossano Rossi, come si legge nell’intervista in pagina, cerca di riportare il tutto nei suoi confini naturali: “Non facciamoci prendere dagli allarmismi – dice –, le misure per traghettare l’azienda verso periodo più floridi ci sono, basta usarle. Se è vero che il caro energetico pesa, è vero anche che il settore ha vissuto una grande accelerata nel periodo della pandemia. Credo che tutto si possa risolvere nel modo più indolore possibile“. E’ quello che in queste ore dense di angoscia sperano i lavoratori della Koerber, ma anche quelli, e sono tantissimi, che si riferiscono all’indotto.