Pochi giorni e poi entrerà nel vivo la corsa per il Quirinale, ma l’incertezza sul nome che dovrà succedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella è ancora massima. Accanto a quello di Silvio Berlusconi, per molti un’ipotesi comunque non destinata a concretizzarsi, c’è anche il profilo di un lucchese celebre che pare in corsa, per quanto, per il momento, come in ogni elezione che si rispetti, preferisca stare di lato. Del resto, il detto "chi arriva papa in conclave, esce cardinale" non è solo un modo di dire dei palazzi vaticani, ma anche di quelli dove si giocano i destini della Repubblica. Eppure, Marcello Pera, 79 anni il prossimo 28 gennaio, appare davvero in corsa. Le agenzie di stampa, anche di questi ultimi giorni, si affanno a ricordare come lo stesso leader della Lega Matteo Salvini, da tempo in ottimi rapporti con Pera, sarebbe un suo sostenitore e avrebbe proposto il suo nome a Berlusconi, ricevendone peraltro un secco no, nel quale si confondono vecchie ruggini e attuali ambizioni. Persino il Pd, sempre secondo il totoquirinale, potrebbe in ultima analisi convergere sul filosofo già senatore e poi presidente di Palazza Madama che a Lucca è nato e vive. Per non parlare dell’altro Matteo, quello che di cognome fa Renzi e che con Salvini è da tempo in ottimi rapporti. E Marcello Pera? La discrezione e la scaramanzia in questi casi passano davanti a tutto. "Pensi al malcapitato che si trova l’etichetta di candidato sul collo – ha commentato nei giorni scorsi a Liberoquotidiano l’ex presidente del Senato – se smentisce, conferma. Se conferma, esce dal novero dei candidati". Non smentisce, non conferma, nella migliore tradizione di chi ha carte da giocare. Non è un caso che un altro dei possibili candidati, ovvero Ferdinando Casini, è scomparso o quasi dai radar ...
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