Spedizione punitiva dopo la lite su WhatsApp, minorenne condannato

La violenta aggressione per poco non costò la vita a un 23enne

Un frame del filmato della spedizione punitiva

Un frame del filmato della spedizione punitiva

Lucca, 25 gennaio 2020 - Il tribunale per i minorenni ha condannato a quattro anni e due mesi di reclusione per concorso nel reato anche l'ultimo degli imputati responsabili del tentato omicidio di un 23enne durante una aggressione che risale al 7 febbraio 2016 ad Altopascio. Si tratta del minorenne che insieme a sei connazionali fece parte di una spedizione punitiva che per poco non costò la vita al 23enne. Si chiude così il cerchio sulla vicenda che, come ricostruito dal Nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Lucca, ebbe origine da una lite cominciata su WhatsApp tra un ragazzo rumeno e Oltian Cepa, albanese, entrambi membri di un gruppo dell'applicazione di messaggistica mobile e che arrivò a tal punto da determinare una vera spedizione punitiva ordita dagli albanesi nei confronti del 23enne rumeno.

In sostanza Cepa aveva inviato espressioni offensive nei confronti di una ragazza e per questo era stato escluso dal gruppo ad opera del 23enne, amministratore della chat. Cepa e il rumeno si diedero appuntamento in centro ad Altopascio. Cepa con il fratello Landir e altri cinque giovani arrivarono e individuata la vittima, accompagnata dal padre e dal cugino, la aggredirono brutalmente. Tutti e tre i rumeni restarono feriti, il più grave il 23enne, colpito alla fronte probabilmente con un cacciavite, rimase a lungo in prognosi riservata. Nel giugno del 2016 furono arrestati i fratelli Cepa, e - con gli altri indagati - poi condannati con rito alternativo.