Il Comune di Capannori pensa di realizzare un nuovo impianto di fitodepurazione delle acque reflue in zona collinare. L’amministrazione infatti, a 10 anni dalla realizzazione dell’impianto di Sant’Andrea in Caprile, gestito da Acque Spa, ha tracciato un bilancio positivo e sta studiando un secondo progetto da installare sul territorio. L’impianto che serve oggi circa 90 famiglie, in tutti questi anni secondo l’amministrazione comunale ha consentito un corretto sistema di smaltimento fognario naturale e rispettoso dell’ambiente anche in una zona collinare difficilmente raggiungibile dalla fognatura pubblica. "L’impianto rappresenta un’esperienza molto positiva - spiega l’assessore all’Ambiente, Giordano Del Chiaro - in zone collinari, difficilmente raggiungibili dal sistema della pubblica fognatura. La depurazione è stata efficiente ed ecocompatibile, utilizzando principalmente processi biologici e naturali grazie alla capacità delle alghe e di altri organismi vegetali di assorbire i vari composti organici, senza alcuna emissione. Per questo stiamo studiando la possibilità di realizzare un altro sistema simile in un’area collinare del nostro territorio comunale che ancora non sia collegata alla rete fognaria. Contemporaneamente stiamo portando avanti insieme ad Acque Spa il programma per continuare ad estendere le condotte fognarie nei paesi e nelle strade dove ancora mancano con significativi investimenti annuali, come dimostra l’importante intervento in corso su viale Europa". L’impianto di Sant’Andrea in Caprile ha una superficie di 300 metri quadrati ed è collocato nella parte bassa dell’abitato. E’ costituito da una sorta di bacino artificiale, privo però di acqua, dove le acque reflue confluiscono dopo aver attraversato un pozzo di prelavaggio per poi essere depurate dalle apposite piante presenti nello stesso bacino. L’acqua così depurata può essere utilizzata per l’irrigazione dei campi o per altri scopi. L’impianto di fitodepurazione e di collettamento fognario è formato da due condotte: la prima serve la zona centrale dell’abitato che si sviluppa nei pressi della chiesa e, scendendo verso l’impianto, va a servire le abitazioni che si trovano più a valle. La seconda condotta serve la zona dell’abitato situata ad est, vicino al solco dei Pianettori e raggiunge l’impianto attraversando un’area non abitata. La scelta di realizzare due condotte distinte fu realizzata per consentire che in futuro altre unità abitative della zona potessero allacciarsi al sistema di depurazione.