Addio al dj Riccardo Cioni "Un mito per generazioni"

Il ricordo di Antonio Corradi titolare dello storico locale ”Il Guercio” ”Si è esibito qui per 11 anni, si sentiva a casa. Voleva ripartire dopo il Covid”

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Un mito per generazioni di lucchesi e non che amano la musica: la morte a 66 anni del dj Riccardo Cioni ha lasciato il segno anche dalle nostre parti, dove l’artista originario di Livorno era venuto centinaia e centinaia di volte nel corso di una lunghissima carriera.

Esploso negli anni ‘80 con le sue serate al Green Ship di Nave e poi alla Casina Rossa di Ponte San Pietro, Cioni non ha mai abbandonato Lucca, pur essendo nel frattempo cambiato il mondo delle discoteche. E’ stato un vero e proprio mattatore della discomusic, in grado di fare sempre il tutto esaurito.

Il suo sogno era ripartire dopo il Covid con spettacoli dal vivo, come conferma Antonio Corradi, dello storico locale Il Guercio, dove Cioni si è esibito per 11 anni consecutivi. "L’ho sentito proprio in questi giorni – spiega Corradi – aveva superato il Covid anche se era debilitato dopo una lunga degenza, poi d’improvviso un’altra patologia. Mi aveva confermato che voleva ripartire con gli spettacoli appena ce ne fosse stata la possibilità. Da noi, dopo tanti anni, era e si sentiva di casa, ci è stato molto vicino alla morte di nostro padre e qui avevamo dato vita a un qualcosa di simile al Green Ship, ma all’aperto".

"E’ stato un mito per generazioni di lucchesi – aggiunge Corradi – aveva una grande vitalità e contemporaneamente trasmetteva una grande serenità. Quando, prima delle serate, gli manifestava le mie preoccupazioni sul numero degli spettatori, lui mi tranquillizava dicendomi: "Stai tranquillo, fratello: ci penso io". Tempo pochi decine di minuti e il locale si riempiva del tutto: era un grande professionista, lascia un vuoto altrettanto grande".

Tanti i messaggi di cordoglio in città, anche dal mondo della politica. "E’ morto un mito, che ha fatto ballare intere generazioni di lucchesi. Lascia un vuoto incolmabile nell’intrattenimento e nello spettacolo, ma per fortuna anche tanti bellissimi ricordi": il gruppo consiliare di SìAmoLucca ricorda così Cioni.

"Aveva continuato a far ballare migliaia di persone anche negli anni Novanta e Duemila fino ai giorni nostri – ricordano Serena Borselli, Alessandro Di Vito e Remo Santini – basti ricordare le feste in piazza Anfiteatro o ancora più di recente le serate al Guercio. Ci fa piacere ricordare che Cioni era stato protagonista della nostra campagna elettorale in due distinte occasioni di fronte al Caffé delle Mura e in piazza Antelminelli. La lista civica SìAmoLucca, particolarmente affezionata all’anima popolare di cui il dj full time era uno degli esponenti si stringe intorno al dolore della famiglia".

Fabrizio Vincenti