’Addetti delle Poste a secco di test gratuiti’

La denuncia di Snp-Cisl: "La Regione provveda a una nuova fornitura, oltre la metà degli operatori al pubblico è rimasta tagliata fuori"

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I test sierologici forniti dalla Regione? Finiti prima ancora che più della metà degli impiegati delle poste che lavorano al pubblico potessero farli. La denuncia è della referente del sindacato lavoratori poste di Cisl, Filomena Del Prete. "E’ una situazione surreale, purtroppo però le cose stanno proprio così – dichiara la segretaria Slp-Cisl –. I test sierologici finanziati dalla Regione in maniera gratuita per quei dipendenti che lavorano al pubblico negli uffici postali non bastano a coprire tutti gli aventi diritto al momento".

La Slp- Cisl territoriale di Lucca lamenta il fatto che più della metà dei postali aventi diritto, è rimasto fuori dall’indagine diagnostica, senza al momento avere la possibilità di una previsione su appuntamenti futuri. "I laboratori comunicano agli interessati che fino a data da definire non potranno prendere appuntamenti, e che i test gratuiti sono esauriti, riferendo la possibilità di farli a pagamento. Ritengo – sottolinea la referente del settore per Cisl, Filomena Del Prete – che un’indagine generalizzata sui territori per testare l’incidenza dei contagi del virus si renda necessaria anche per capire il rischio che si potrà correre su una possibile seconda ondata del virus nel prossimo futuro. Qualcuno si è adoperato a redigere e presentare liste di appuntamenti nel settore posta ai laboratori, non considerando il fatto che si sarebbe poi creato un blocco per gli altri lavoratori che in maniera riservata decidevano nel frattempo se sottoporvis". "Faccio appello al buon senso e non al detto ’chi tardi arriva male alloggia’, che proprio non dovrebbe valere in questi casi. Come Slp-Cisl – sottolinea la segreteria, Filomena Del Prete – abbiamo fatto presente il disagio alla Regione".

"Un diritto previsto per una categoria di persone, contemplato in una specifica ordinanza, deve essere riconosciuto ai legittimi destinatari che vi devono poter accedere in piena libertà – specifica la referente Cisl del settore Poste – senza ostacoli, per poter valutare la propria condizione di esposizione a rischio Covid. Spero che la Regione Toscana dimostri disponibilità nel monitorare l’uso di questi test garantendone l’effettiva fruibilità a chi ne ha diritto".