
Anche il Pd vota con la Lega per rinviare le scadenze delle concessioni idriche
A un metro dal traguardo: ieri la commissione regionale Ambiente ha approvato all’unanimità la proposta di legge 281 presentata dal consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini e da tutto il suo gruppo che prevede, al fine di consentire il rispetto delle tempistiche per la realizzazione degli interventi previsti dal PNRR di rinviare al 31 dicembre 2027 tutte le scadenze delle concessioni idriche in Toscana. Di fatto, Geal, in scadenza a fine 2025, resterebbe in vita per oltre due anni e ci sarebbe tutto il tempo di definire una strada per mettere in sicurezza una delle aziende modello del Comune di Lucca. Ora resta l’ultimo passaggio, direttamente in consiglio regionale, dove il progetto di legge arriverà il 10 febbraio. Se dovesse passare, a quel punto Geal avrà 30 giorni di tempo per far presentare al suo legale rappresentante la domanda di proroga all’Autorità Idrica Toscana.
Il via libera, come detto, è arrivato all’unanimità, grazie anche a un emendamento presentato dal consigliere regionale Pd Valentina Mercanti (e a un subemendamento della Lega) che prevede che la legge non valga per le aziende idriche che abbiano già ricevuto una proroga, nella fattispecie si tratta di Publiacqua sul cui futuro dalle parti di Firenze e zone limitrofe hanno evidentemente le idee già chiare. Il risultato, in attesa del via libera definitivo, potrebbe davvero aprire nuove e per certi versi ormai inaspettate prospettive per Geal. Tanta la soddisfazione da parte della Lega e di Baldini che lavora a questa partita dal 2023.
"Sono ovviamente molto soddisfatto che la Commissione Ambiente abbia approvato e licenziato con voto unanime la proposta di legge n. 281 – commenta Baldini – e per questo ringrazio Valentina Mercanti che ha partecipato ai lavori illustrando le modifiche avanzate dal PD e sulle quali abbiano trovato ulteriore convergenza approvando il loro emendamento e il nostro sub-emendamento nonché tutti i membri della Commissione Quarta, a cominciare dalla presidente De Robertis e dal vice Capecchi, esponenti di PD e FDI. La mia soddisfazione non nasce solo dal fatto che sia stato compiuto un passo in avanti molto significativo nella direzione di rinviare al 31 dicembre 2027 anche la scadenza della concessione di GEAL ma altresì dalla consapevolezza che questo rilevante margine triennale possa aprire una riflessione sul futuro dello stesso sistema idrico regionale".
Identica la soddisfazione per Mercanti che ha lavorato per far convergere anche la maggioranza sulla proposta. "Quando una proposta è valida – sottolinea l’esponente Pd – va sostenuta a prescindere da chi la propone, perché il faro deve essere sempre il benessere dei cittadini e dei nostri territori. La legge proposta dalla Lega, per assicurare la realizzazione degli investimenti finanziati dal PNRR entro le scadenze previste, rende necessario un allineamento temporale delle scadenze degli affidamenti del servizio idrico integrato. Questo allineamento riguarda solo quelle gestioni la cui scadenza ricade nel periodo di durata e che, come richiesto da un emendamento a mia firma, non abbiano già chiesto proroga in passato".
"In questo quadro si inserisce anche Geal. Il mio voto favorevole – spiega Mercanti – non significa avallare il colpevole temporeggiamento portato avanti dall’amministrazione comunale fino ad oggi. Continuo a credere che si debbano programmare gli investimenti, soprattutto per quanto riguarda la rete fognaria, e che nel frattempo si individui una strada certa e chiara per il futuro. Una strada che non guardi al passato, ma che con un progetto anche economico solido, tracci il futuro del servizio pubblico lucchese. Si utilizzi questa ulteriore concessione di proroga per fare ciò che non si è fatto finora: capire quale ruolo può giocare Lucca non solo a livello comunale, ma anche provinciale. Trincerarsi dietro la difesa di una presunta “lucchesità“, senza dire se tutto ciò sia sostenibile, sia in termini economici sia in termini di erogazione di servizi e tutela dei cittadini, rischia di essere solo una posizione di retroguardia".
Fabrizio Vincenti