“Aci Storico“ per appassionati d’auto d’epoca

Come e perché iscriversi al registro nazionale per tutelare e salvaguardare un vero patrimonio

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“Aci Storico“, un club nel club, al servizio degli automobilisti e degli appassionati della storia motoristica italiana e mondiale. Nata nel 2013, l’associazione, strettamente collegata all’Automobile Club d’Italia, si occupa di salvaguardare il patrimonio storico automobilistico, diventando così un punto di riferimento per la cultura motoristica italiana. Il “Club nel Club”, come è stato definito dai vertici ACI, si rivolge ai collezionisti di auto e moto con una effettiva rilevanza storica: si tratta di modelli con oltre 30 anni di vita, che presentano determinate caratteristiche e rispondono a precisi requisiti tecnici.

Lo scopo di Aci Storico, infatti, è quello di tutelare i veicoli che hanno fatto la storia del mondo dei motori, escludendo, in tal modo, tutti quelli che sono semplicemente obsoleti (e, dunque, inquinanti e non sicuri), che perciò non meritano particolari attenzioni.

"Uno degli obiettivi principali di Aci Storico – chiarisce il presidente di AC Lucca Luca Gelli - è la razionalizzazione e la semplificazione della normativa per le auto d’epoca, che ad oggi non riesce a rispondere in maniera chiara alle esigenze di questo delicato settore. Per il Codice della Strada un veicolo è di interesse storico e collezionistico se ha più di 20 anni di anzianità e se è iscritto in uno dei Registri storici individuati dai testi normativi. Questa definizione non è però sufficiente a distinguere in maniera netta un’auto storica da una semplicemente datata, con tutti i danni che questo comporta".

Infatti, per Aci Storico, un veicolo può definirsi storico se, oltre all’anzianità, è annoverato nella Lista di Salvaguardia, se ha mantenuto il suo stato originario, non ha subito modifiche sostanziali nelle caratteristiche tecniche delle componenti principali e non è utilizzata per uso comune. Questi requisiti non sono valorizzati come dovrebbero, a causa di una normativa non più adeguata, che rischia di offrire una tutela indiscriminata a tutte le auto di oltre 20 anni, sulla base di criteri non omogenei e troppo superficiali.

Una diversa categoria è quella dei veicoli d’epoca: in questo caso, si tratta di auto e moto, con oltre 40 di anzianità, cancellati dal Pra e iscritti in un apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento dei trasporti terrestri. Rientrano in questa tipologia tutti i veicoli non adeguati alla circolazione, perché sprovvisti dei requisiti per viaggiare su strada, e sono destinati alla conservazione in musei o locali pubblici o privati. La loro circolazione è consentita solo in occasioni specifiche e previa autorizzazione, come per esempio per la Mille Miglia, le Terre di Canossa o la Targa Florio.

"Diventare socio Aci Storico è semplice - precisa il Direttore di AC Lucca Luca Sangiorgio–: basta scegliere tra le diverse categorie previste e pagarne la relativa quota. La qualifica di socio prevede molteplici servizi che variano dall’assistenza su strada 24 ore su 24, all’abbonamento annuale alla rivista Ruoteclassiche ma, soprattutto, alla possibilità di richiede l’iscrizione del proprio veicolo storico nel Registro ACI dedicato. Ai soci proprietari di auto d’epoca, inoltre, sono riservati vantaggi dalla compagnia assicurativa ufficiale di ACISara Assicurazioni. Per ogni ulteriore informazione gli interessati possono consultare il sito www.clubacistorico.it o contattare l’Automobile Club".