"Abbiamo difeso un diritto che è di tutti i cittadini"

La maggioranza plaude alla vittoria conseguita in consiglio comunale "Uso degli spazi pubblici senza dover sottostare a dichiarazioni politiche"

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"Abbiamo riportato ancora una volta del buonsenso all’interno del Comune di Lucca, che per troppi anni è stato vittima di logiche di parte e di strumentalizzazioni politiche tese a dividere i cittadini in buoni e cattivi, ci muoviamo e ci muoveremo nel cercare sempre di evitare simili distinzioni manichee". La maggioranza in consiglio comunale plaude al proprio obiettivo raggiunto, dopo una notte trascorsa a “combattere“ con l’opposizione sulla delibera 401 del 2018. Gli spazi pubblici, dal punto di vista di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lucca 2032, Difendere Lucca, Lega, Lista Civile, "Tornano a essere disponibili per tutti coloro, senza distinzioni, che si rifanno ai valori di tolleranza e libertà di espressione previsti nella Costituzione". A vincere, quindi, sarebbe stata quella trasversalità nel nome della quale si è epressa anche la componente civica della maggioranza.

"Non è una vittoria dei nostri movimenti - tengono a precisare i capigruppo - ma di tutti coloro che indistintamente dalle posizioni politiche, credono nel valore della libertà e nella libera manifestazione del pensiero, valori universali su cui è fondata anche la Repubblica Italiana". Con l’approvazione della mozione che di base pone come unico riferimento la Costituzione e la legge, per la quale tra l’altro l’apologia del fascismo è un reato, il consiglio comunale, secondo la maggioranza, "Ha difeso il diritto di ogni cittadino a poter usufruire di spazi pubblici senza dover sottostare a dichiarazioni di fedeltà a un qualunque pensiero politico di parte. Un impegno che lo stesso sindaco Pardini - continua la nota - aveva preso in campagna elettorale addirittura avanti il primo turno".

"Non ci hanno stupito le polemiche delle opposizioni di sinistra – prosegue la maggioranza – del resto sul tema dell’antifascismo hanno vinto una competizione elettorale nel 2017 e ci hanno riprovato, stavolta inutilmente nel giugno scorso. Dire e scrivere che la mozione per eliminare la dichiarazione introdotta nel 2018, è per concedere i luoghi comunali anche a chi si fa esplicitamente portatore di parole e atti di intolleranza e odio, è non solo una menzogna,

ma un torto ai valori della Costituzione, che non a caso sono ribaditi nel testo approvato e che devono essere gli unici, a dover dirimere su chi ha diritto a spazi e chi no". Al di là, quindi, di quelle che sono solo le idee personali, non le azioni all’interno degli stessi spazi pubblici, del singolo individuo.

"La mozione approvata con convinzione da tutte le forze di maggioranza – si legge ancora nella nota – pone fine a una evidente strumentalizzazione, confermata nel 2017 dalla volontà di non voler inserire, da parte dell’allora maggioranza di sinistra, un analogo vincolo contro tutti i totalitarismi, a partire da quello comunista che ha inondato di sangue il mondo per decenni e decenni. La nostra scelta, da tempo maturata, ha lo scopo di riportare la questione nell’unico ambito dove tutti, ripetiamo tutti, dobbiamo muoverci, quello del rispetto delle regole democratiche e della tolleranza anche e soprattutto verso chi la pensa diversamente, fatto fra l’altro rinnovato implicitamente ogni volta che sediamo tutti assieme in un organo democratico come il Consiglio comunale".

"Il richiamo alla Costituzione pone fine, come in tante altre parti d’Italia dove governa il centrodestra, all’ennesima speculazione che pare essere un marchio di fabbrica di una sinistra sempre più astratta e lontana dal popolo italiano - conclude la maggiornaza - e che si ostina a considerarsi l’unica parte abilitata a distribuire ‘patenti’ di legalità e democraticità. La libertà è la stella polare che ci deve guidare, non l’odio di parte utilizzato per rianimare l’identità di un elettorato – quello di sinistra - sempre più smarrito".