Lucca, 25 giugno 2014 - Non piace. Niente da fare. E il paragone con i cartelloni rimossi del Summer continua a scattare. Sarà pure arte, ma la reazione al posizionamento sugli spalti delle Mura, nei pressi della stazione ferroviaria, dell’opera di Andrew Scott, dal titolo «Black Man Grove: resistenza», è stata dir poco negativa. Ben altra accoglienza ricevettero le opere di Rabarama lo scorso anno. E il fatto che le credenziali siano ottime, ovvero sia un’opera esposta, fuori concorso, nel contesto della prestigiosa rassegna Cartasia 2014 poco conta. Sul web e sui social la bocciatura per questa opera è quasi totale. Poco importa, come si legge nelle recensioni che l’accompagnano, che «combini l’essenza dell’albero della mangrovia ad un’astrazione antropomorfa ibrida utilizzando una forma umana per creare una metafora per la rinascita e la resistenza della natura e lo spirito umano sulla crisi e le avversità».

Il pensiero, almeno per le persone comuni e non i fini cultori delle performance artistiche del genere, che peraltro aveva già occupato a suo tempo la scena di piazza San Michele, è a metà tra la derisione e il fastidio. A partire dai commenti sul profilo Facebook «Vogliamo il Summer Festival». C’è chi si chiede se «è il braccio della Cosa dei Fantastici 4... Ma i Comics non sono a novembre?». E chi: «Questi sono affronti di chi pensa di avere la città in mano, il potere manda proprio fuori di testa l’uomo come in questo caso, comunque 100mila volte meglio i banner del Summer di questo». Chi si chiede se è il pugno di Stalin. O di Mazinga. O, ancora, se «la legge è uguale per tutti», richiamando alla mente il diverso trattamento riservato ai banner del Festival, agli striscioni che penzolano dalle Mura o alle recenti polemiche per l’autorizzazione negata per Timbersports, la gara di motoseghe, che comunque si terrà sugli spalti delle Mura. Molti coloro che comunque difendono l’opera sostenendo che il paragone è fuori luogo. Ma l’opera dello scultore americano che ha utilizzato solo materiali derivanti dalla carta, aveva suscitato polemiche anche nel 2012, quando si guadagnò gli onori di piazza San Michele. All’epoca, sempre sui social c’era chi, ancora una volta, l’aveva buttata sull’ironia: «Ma il dubbio che non riesco a togliermi è: cosa rappresenta quel pugno levato al cielo? Sfida al Divino? La militanza nel Pci? Se ti becco ti spacco il muso? Prego qualche critico di illuminarmi». Quanto alle autorizzazioni, almeno l’Opera delle Mura si tira fuori.

«Noi abbiamo approvato la presenza – spiega il presidente Alessandro Biancalana – ma con la Soprintendenza non abbiamo trattato. Lo stesso dicasi per Timbersports: abbiamo dato il via libera per quanto ci competeva ma non abbiamo seguito i passaggi con la Sovrintendenza, credo lo abbia fatto o il Comune o gli organizzatori stessi». «Troppe sovrapposizioni sulle decisioni che riguardano le Mura? Credo - conclude Biancalana - che il senso delle parole del sindaco andassero proprio nella direzione di una razionalizzazione delle competenze. Altra cosa poi, naturalmente, sono i compiti, previsti per legge, della Soprintendenza. Quanto ai banner alle porte, stiamo lavorando a qualcosa di alternativo. I banner del Summer? Credo che una manifestazione così meriti di essere adeguatamente pubblicizzata, dovremo trovare una soluzione».