LUCCA 08 giugno 2013 - Il pastificio Mennucci, storica azienda lucchese, ha venduto l’80% delle quote azionarie a una multinazionale australiana che in Italia (ha già uno stabilimento a Verona) è conosciuta sotto il nome «San Remo». Si tratta di una società che è il più importante cliente dell’azienda di Ponte a Moriano. Un passaggio definito quasi «naturale» per questo motivo, in realtà una notizia choc per i 130 lavoratori, che l’hanno appresa solo nell’assemblea interna di mercoledì. Fino a due giorni fa ne erano completamente all’oscuro anche i referenti sindacali di settore, che chiedono ora un incontro con l’azienda per chiarimenti e garanzie. In realtà il subentro a quote maggioritarie si presenta come una benefica iniezione di energia, per dare impulso anche al progetto, in cuore ai titolari da tempo, che prevede una forte espansione aziendale, con un nuovo capannone e anche una nuova viabilità in zona che attende solo il nulla osta della conferenza dei servizi. Un investimento da 18 milioni di euro in cui è implicito l’acquisto di nuove linee di macchinari e l’assunzione di personale. «In controtendenza rispetto a un periodo in cui le aziende locali tendono a delocalizzare noi siamo invece riusciti ad attrarre l’interesse di importanti investitori stranieri in grado di assicurarci ottime prospettive di sviluppo – è la nota dei vertici della Mennucci - . E’ nostra ferma intenzione mantenere la localizzazione di Ponte a Moriano e portare avanti il progetto di espansione dell’attività. I titolari resteranno nel management aziendale: Lorenzo Mennucci mantiene il ruolo di amministratore delegato, Maurizio e Giuseppe restano nel Cda. Il proposito comune è di far crescere un’azienda che ha sempre dimostrato di aver le qualità per poterlo fare».

I referenti sindacali Giovannelli per la Cgil e Sabato per la Cisl non nascondono un certo disagio. «Abbiamo saputo soltanto a cose fatte – è il commento – quando invece stiamo parlando di un’importante trasformazione, un significativo processo di ristrutturazione societaria. Anche ad oggi non abbiamo nessuna comunicazione formale, ci auguriamo che l’azienda risponda presto al nostro invito per un incontro dove poter avere tutte le risposte. Dalle informazioni non ancora ufficiali sembra essere una svolta tutta al positivo, anche per i lavoratori. Certo nessuno può negare che dispiace che un’azienda che è storicamente lucchese passi di mano, anche se comprendiamo i processi in atto sul piano internazionale». In effetti il Pastificio Mennucci è sorto nel 1887, grazie all’iniziativa di Giuseppe che acquistò un piccolo negozio di alimentari. La pasta Mennucci oggi è esportata in tutta Europa e in America. Ma il passo verso l’Australia – e viceversa – davvero non se lo aspettava nessuno.