Lucca, 23 settembre 2012 - Migliaia e migliaia di persone hanno preso d’assalto i boschi dei comuni più gettonati per la raccolta: Barga in special modo nella Media Valle, ma anche Bagni di Lucca e Castiglione
Garfagnana, Careggine, per arrivare a Sillano, Fosciandora e Pieve Fosciana nella Garfagnana. La stagione è iniziata un paio di settimana fa grazie alle particolari condizioni climatiche che hanno portato, dopo il caldo di questa torrida estate, la giusta dose di pioggia; è stata poi un po’ rallentata dalla discesa delle temperature pomeridiane a causa dei venti di Tramontana, ma ultimamente, proprio nel corso della settimana appena trascorsa, si è registrata, grazie al clima mite, una nuova “fioritura”. “Rispetto all’anno passato - come dice l’assessore alla montagna del comune di Barga, Pietro Onesti - le quantità di funghi trovate nei nostri boschi sono impressionanti e sicuramente per i fungaioli per così dire di professione, questi sono stati una notevole fonte di reddito”.
La stagione si è aperta principalmente nella fascia vicina alle Apuane dove i funghi sono nati prima che da altre parti e proprio per questo in Media Valle i boschi di Fabbriche di Vallico, oppure le zone Molazzana, Vergemoli e di Careggine in Garfagnana sono stati quelle più battute all’inizio con maggiori probabilità nei boschi al di sotto dei 1000 metri di altitudine. Con il passare del tempo la nascita si è concentrata invece e soprattutto nella zona Appenninica e quindi sono stati più battuti i comuni di Barga, Bagni di Lucca, Coreglia, Fosciandora, Pieve Fosciana, Castiglione Garfagnana e Sillano. Comunque sia la stagione è ancora in corso e secondo gli esperti è da prevedere che vada avanti ancora per un po’. Tutto dipenderà anche dalle precipitazioni piovose attese (ed importantissime) di questi giorni e dal perdurare dei climi miti durante le ore diurne. In questo caso i funghi dovrebbero essere assicurati. Forse non nelle quantità e nella qualità, comunque,
rinvenute nella settimana trascorsa che è stata indubbiamente un momento d’oro per la nascita dei una particolare specie di porcini che in Media Valle si chiamano in dialetto “invernini rossi”. Per quanto riguarda la Media Valle, nel comune di Barga le zone più battute sono i boschi di Renaio e quelli della zona di Colle Fobia, mentre a Coreglia le zone vicine all’Appennino come la località Bacchionero. A Bagni di Lucca i funghi si trovano in un po’ tutta la Controneria e nella zona di Montefegatesi. Un po’ meno probabile anche se ancora possibile, la ricerca dei funghi nel territorio di Fabbriche di Vallico. In Garfagnana molto battuta continua ad essere la zona montana sopra il Sillico nel comune di Pieve Fosciana, i boschi a monte di Fosciandora, soprattutto la zona cosiddetta della Poretta. Grande raccolta anche a Sillano, soprattutto nella zona di Dalli, Spasina e della Foce, come ci dice Arturo Sacchini che ci conferma questo territorio come uno dei più battuti e con una stagione
ancora prolifica. Stesso discorso per Careggine dove è lo stesso sindaco Mario Puppa a dirci che la stagione è stata ottima e che ve avanti si spera ancora per un po’ di tempo. Le aree più prolifiche Capanne di Careggine, Isola Santa e la faggeta del Monte Sumbra, soprattutto prese d’assalto dai cercatori versiliesi. Ettore Benedetti ci parla invece di una ottima stagione nel comune di Castiglione Garfagnana dove i funghi si trovavano fino ad ora ad altitudini inferiori ai 1000 metri; ultimamente però, una fioritura si è registrata anche a quote maggiori.
Le zone più battute quelle del Casone, Chiozza, San Pellegrino e Cerageto. E’ bene sapere, soprattutto per i non residenti, che nelle zone di libero accesso bisogna essere in possesso del versamento previsto dalla legge regionale sulla raccolta dei funghi e che nelle aree tabellate, gestite da associazioni, cooperative montane e ASBUC locali, occorre sottoscrivere un tesserino di raccolta giornaliero che mediamente costa sui 10 euro.
E’ d’obbligo, sempre, il rispetto del territorio e le regole da seguire per non danneggiare il sottobosco. Non sempre è così, come dice ancora l’assessore Pietro Onesti. “Il fatto che i boschi della Valle del Serchio siano stati calpestati da migliaia e migliaia di persone purtroppo qualche problema lo ha creato per forza. Spesso anche perché molti cercatori, soprattutto se non esperti e non abituati a vivere tra boschi e montagne, non rispettano le regole basilari ed a volte mettono a soqquadro il terreno ignari dei dani che possano arrecare”.
C’è poi da tenere presente sempre il discorso dell’eccessiva presenza di… “non autoctoni” sul territorio che in alcuni casi non viene gradita. Nella zona di Bagni di Lucca nei giorni scorsi alcune auto sono state danneggiate.
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