Lucca, 28 dicembre 2011 - L’ospite sgradito è sempre in agguato. Bussa e non attende l’invito a entrare, essere guardinghi con lui non basta. Piomba in casa anche nel bel mezzo delle feste, sotto forma di cartella esattoriale, bollette stellari, lettere di licenziamento o in abito scuro da topo d’appartamento.

 

L’obiettivo è sempre lo stesso: mettere all’angolo il cittadino qualunque. E mentre i furti nei negozi e nelle abitazioni si moltiplicano, e le vessazioni continuano a prendere a bersaglio ogni inerme contribuente, la cronaca aggiunge sale sulla ferita aperta. Con qualche nota rincuorante.

 

L’ultima: i Carabinieri di Lucca sono riusciti a mettere le mani su un cittadino cingalese, risultato residente a Sant’Anna, che la sera della vigilia di Natale si era rifatto il guardaroba senza passare dalla cassa servendosi direttamente agli scaffali di 'Piazza Italia', il negozio di abbigliamento in via delle Cornacchie a San Vito. Ma adesso c’è chi inizia a provare un sano, profondo moto di ribellione. Giuliano Fanucchi, ex commerciante del centro storico, fino a pochi giorni fa era «soltanto» una delle tante vittime di furti nella propria abitazione, pronto a raccontare con la rassegnazione comune a tanti, la brutta avventura.

Oggi lancia un appello ed è pronto a diventare testa d’ariete di un movimento che serva a fare pressione sulle istituzioni e chiedere più attenzione e protezione. "Vorrei sapere cosa stanno facendo i sindaci dei nostri Comuni — si domanda —? Forse non si rendono conto, o forse fanno finta o peggio ancora non se ne curano, che la situazione gli sta sfuggendo di mano. Non passa giorno senza che almeno una famiglia non subisca un furto in casa propria. I vigili urbani sono diventati esattori, bravi solo a tirar fuori il blocchetto e a rimpinguare le casse comunali".

 

"La sicurezza sembra essere l’ultimo dei problemi e queste sono le conseguenze estreme a cui siamo giunti. Non siamo più tutelati. E mentre ci controllano con la lente di ingrandimento il conto in banca, pronti a multarci se avremo più di mille euro sul libretto al portatore, c’è chi entra indisturbato e fa razzia nelle nostre case, nelle scuole e nei negozi, senza alcun timore. E magari cambiano i pezzi del materiale frutto di queste scorribande in punti ben precisi del territorio, noti a tutti. Ma nessuno fa niente. Continuano a stare a guardare e a lasciar correre. Siamo di fronte a un’emergenza, è l’ora di svegliarsi".

E la sveglia caricata da Giuliano Fanucchi suona fortissimo e non sembra intenzionata a restare inascoltata. L’anello di congiunzione tra il monito lanciato da lui e la platea finora silenziosa delle vittime di furti e vessazioni è la nostra mail a cui potrete scrivere per aderire al movimento: [email protected]

 

Un papabile candidato è il Terzo istituto comprensivo di Sant’Anna che negli ultimi sei mesi ha collezionato 20 furti in cui hanno preso il volo anche un computer portatile collegato alla lavagna Lim e uno negli uffici della media 'Carlo Del Prete', 5 computer nuovi della 'Giusti' di Sant’Anna, e persino un pacco di carta igienica. La dirigente Elisabetta Giannelli rinnova l’appello.

 

"Questo 2011 si chiude con l’amaro in bocca per noi — dice —. Ci auguriamo che qualcuno ci aiuti a restituirci la dotazione informatica ma prima è necessario provvedere a dotare i plessi degli impianti antifurto. Altrimenti è tutto inutile".